Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza

Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza


 

Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di  custodia di proprietà mobiliari o immobiliari i devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio delle seguenti attività, rapportate alle seguenti classi funzionali, ai livelli dimensionali e agli ambiti territoriali (art. 134 T.U.L.P.S) modificato dal d.m. 269/2010:  


 

                Classi funzionali:   


 

  • Classe A:attività di vigilanza (anche con utilizzo di unità cinofile) di tipo:ispettiva, fissa, antirapina, antitaccheggio
  • Classe B: ricezione e gestione di segnali provenienti da sistemi di televigilanza e telesorveglianza
  • Classe C: servizi regolati da leggi speciali o decreti ministeriali svolti da personale diverso dalle guardie giurate (stewarding o buttafuori)
  • Classe D: servizi di trasporto e scorta valori
  • Classe E: servizi di custodia e deposito valori

Livelli dimensionali:


 

  • - Livello 1 : impiego guardie giurate non inferiore a sei
  • - Livello 2:     "             "           "      "       "       a 26 (ventisei)
  • - Livello 3:     "             "           "     "       "       a 51 (cinquantuno)
  • - Livello 4:     "             "            "     "       superiore a 100 (cento)

Ambiti territoriali:


 

  • Ambito 1 unico territorio provinciale con popolazione sino a 300.000 abitanti
  • Ambito 2: unico territorio provinciale con popolazione superiore a 300.000 abitanti
  • Ambito 3: territorio ultraprovinciale con popolazione sino a 3 milioni di abitanti
  • Ambito 4: territorio ultraprovinciale, con popolazione oltre i 3 milioni di abitanti e sino a 15 milioni di abitanti
  • Ambito 5: territorio ultraprovinciale , con popolazione oltre i 15 milioni di abitanti

Competente a rilasciare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede principale dell' Istituto di Vigilanza Privata


 

Chi può fare la richiesta


 

La domanda  per ottenere il rilascio della licenza deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della costituenda società che intende intraprendere l'attività di vigilanza privata.


 

REQUISITI:


 

  • Iscrizione nel registro imprese, requisiti soggettivi per l'impresa, per il titolare di licenza e per altri soggetti muniti di legale rappresentanza, rispetto degli obblighi contributivi, struttura organizzativa coerente all'attività che si intende svolgere ed ai livelli dimensionali e agli ambiti territoriali (vedi Allegato A al d.m. 269/2010)
  • requisiti professionali minimi del titolare di licenza, dell'institore e del direttore tecnico ( vedi allegato Bal d.m. 269/2010)
  • progetto organizzativo e tecnico ( Allegato Cal d.m. 269/2010)
  • organizzazione dei servizi e dell'impiego delle guardie giurate (Allegato Dal d.m. 269/2010)
  • requisiti minimi delle infrastrutture per le telecomunicazioni ( Allegato Eal d.m. 269/2010)
  • capitale sociale e cauzione (Allegato Fal d.m. 269/2010 )
  • copertura assicurativa (Allegato F1al d.m. 269/2010)

Cosa fare


 

La domanda, in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1) unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede principale dell' istituto di vigilanza privata


 

Documentazione richiesta     


 

  1. Documentazione prevista dagli Allegati: A, B, C, D, E,   Fed F1 al d.m. 269/2010;
  2. due copie della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe;
  3. dichiarazione sostitutiva di certificazione, con allegata copia di un documento di identità, sottoscritta dall'interessato attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari;
  4. copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società;
  5. Dichiarazione sostitutiva attestante l'iscrizione al Registro Imprese della Camera di   Commercio ed attribuzione partita IVA

NOTA In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare il deposito cauzionale ( il cui importo  è determinato dall'Allegato F al d.m. 269/2010 )


 

Riferimenti normativi


 

  • T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18.06.1931,n.773 ed il relativo Regolamento di Esecuzione approvato con R. D. N. 635/1940, modificato con   D.P.R. N. 153/2008
  • Artt. 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
  • Decreto Ministro Interno 1.12.2010 n. 269
  • Vademecum operativo per l'attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010 n. 269, trasmesso dal Ministero dell'Interno - Dipartimento di Pubblica Sicurezza con circolare 555/PAS/4935.10089.D(1)REG del 24.3.2011
  • Decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni in legge 4 aprile 2012 n. 35.

 

VICEPREFETTO:Dott. Attilio UBALDI
Email: attilio.ubaldi@interno.it

ISTITUTI DI VIGILANZA - INVESTIGAZIONE - RICORSI

Responsabile del procedimento: Viceprefetto Dr. Luigi Swich
Addetto: Dott.ssa Antonietta de Lillo (antonietta.delillo@interno.it)
Dr. Corrado Cavallotti
Ricevimento: Per appuntamento
Ubicazione dell'Ufficio: SECONDO PIANO stanza n.4
Email dell'ufficio:


Telefoni:


Fax:

  • 0523/397666 
Cambio della sede legale e/o operativa

Cambio della sede legale e /operativa dell'Istituto di vigilanza privata


 

Il cambio della sede operativa dell'Istituto  deve essere approvato dal Prefetto.


 

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.


 

Chi può fare la richiesta


 

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto


 

Cosa fare


 

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede principale dell'Istituto.


 

Documentazione richiesta


 

  1. domanda , in bollo da € 16,00 (scarica il modello 5)
  2. dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (scarica il modello di autocertificazione 5)
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede

Se il richiedente è una società , dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva


 

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società  

NOTA: i n caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.


 

Riferimenti normativi


 

  • T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18.06.1931,n.773 ed il relativo Regolamento di Esecuzione approvato con R. D. N. 635/1940, modificato con   D.P.R. N. 153/2008
  • Artt. 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
  • Decreto Ministro Interno 1.12.2010 n. 269
  • Vademecum operativo per l'attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010 n. 269, trasmesso dal Ministero dell'Interno - Dipartimento di Pubblica Sicurezza con circolare 555/PAS/4935.10089.D(1)REG del 24.3.2011
  • Decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni in legge 4 aprile 2012 n. 35.

 

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  • 0523/397666 
Rinnovo della licenza

Rinnovo della licenza


 

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto,  il titolare della licenza deve presentare  almeno 60 giorni prima della scadenza- una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio ai fini del rinnovo triennale della licenza.


 

Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede principale dell' istituto di vigilanza


 

Chi può fare la richiesta


 

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza


 

Cosa fare


 

La domandain bollo da € 16,00 deve essere presentata  o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede principale dell' istituto di vigilanza privata


 

Documentazione richiesta


 

  • Documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) per ciascuno degli anni del triennio;
  • Certificazione dell'ente bilaterale concernente l'integrale rispetto degli obblighi della contrattazione nazionale e territoriale nei confronti delle guardie particolari giurate;
  • Certificazione rilasciata da organismo di certificazione indipendente prevista dal Decreto del Ministro dell'Interno 4 giugno 2014, n. 115;
  • Quietanza attestante l'avvenuto pagamento annuale della polizza assicurativa.

Riferimenti normativi


 

  • T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18.06.1931,n.773 ed il relativo Regolamento di Esecuzione approvato con R. D. N. 635/1940, modificato con   D.P.R. N. 153/2008
  • Artt. 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.
  • Decreto Ministro Interno 1.12.2010 n. 269
  • Vademecum operativo per l'attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010 n. 269, trasmesso dal Ministero dell'Interno - Dipartimento di Pubblica Sicurezza con circolare 555/PAS/4935.10089.D(1)REG del 24.3.2011
  • Decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni in legge 4 aprile 2012 n. 35.



 

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Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Approvazione delle divise e/o dei distintivi che devono essere indossati dalle guardie giurate particolari dipendenti dall'Istituto


 

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.


 

Chi può fare la richiesta


 

Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza


 

Cosa fare


 

La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata


 

Documentazione richiesta


 

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 4)
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in triplice copia

NOTA : in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna  di marche da bollo 


 

Riferimenti normativi


 

R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 230 e 254(Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.) come modificati con D.P.R.  4 agosto 2008 n. 153 . 
 


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Ultimo aggiornamento
Lunedì 8 Aprile 2024, ore 12:27