E' considerato vittima del terrorismo e della criminalità organizzata di tipo mafioso chiunque, cittadino italiano, straniero o apolide, sia deceduto o abbia subito un'invalidità permanente per effetto di ferite o lesioni causate da tali atti.
A favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata sono previsti benefici economici e non economici (ad esempio di natura sanitaria ed assistenziale, di natura processuale ecc.)
Il Prefetto cura l'istruttoria delle domande volte ad ottenere i benefici economici (speciale elargizione e assegno vitalizio) in favore delle vittime di atti di terrorismo e di criminalità organizzata e dei loro familiari superstiti.
Il Prefetto rilascia, altresì, su richiesta degli aventi diritto - vittime di atti di terrorismo e di criminalità organizzata e familiari superstiti - la certificazione attestante la condizione di caduto a causa di atti di terrorismo o di criminalità organizzata necessaria per ottenere i benefici non economici previsti dalla legislazione vigente (ad esempio collocamento obbligatorio al lavoro con precedenza e preferenza a parità di titoli, riserva di posti per l'assunzione ad ogni livello e qualifica, esenzione dal pagamento del ticket sanitario ecc.).
VICEPREFETTO:Dott. Attilio UBALDI
Email: attilio.ubaldi@interno.it
ANTIMAFIA
Responsabile del procedimento: Viceprefetto Dr. Luigi Swich
Addetto: Dott.ssa Antonietta de Lillo (antonietta.delillo@interno.it)
Sig.ra Cinzia Sartori
Sig.ra Lara Basso
Ricevimento: Per appuntamento
Ubicazione dell'Ufficio: secondo piano stanza numero 6
Email dell'ufficio:
Telefoni:
Fax:
- 0523/397666
Chi può fare la richiesta:
Chiunque abbia subito un'invalidità permanente per effetto di lesioni, di qualsiasi entità o grado, in conseguenza di azioni di eversione dell'ordine democratico, di atti di terrorismo e di stragi di tale matrice o di atti di criminalità organizzata di tipo mafioso, verificatisi nel territorio dello Stato nonché i loro familiari superstiti.
Per familiari della vittima si intendono:
1) coniuge e figli se a carico all'epoca dell'evento;
2) figli anche non a carico all'epoca dell'evento in mancanza del coniuge superstite o se lo stesso non abbia diritto a pensione;
3) genitori;
4) fratelli e sorelle se conviventi a carico all'epoca dell'evento;
5) in assenza dei soggetti sopraindicati competono nell'ordine ai seguenti soggetti in quanto unici superstiti: orfani, fratelli o sorelle, ascendenti in linea retta anche se non conviventi e non a carico ed i conviventi more uxorio .
I benefici sono corrisposti ai familiari delle vittime secondo l'ordine sopra indicato (L.466/1980, art. 6 e L. 388/2000, art. 82).
Requisiti per l'accesso ai benefici
- La vittima che presenta la domanda deve aver subito lesioni o ferite che hanno causato un'invalidità permanente, di qualsiasi grado, in occasione di un evento terroristico avvenuto dopo il 1° gennaio 1961 o di criminalità organizzata di stampo mafioso, verificatosi dopo il 1° gennaio 1967;
- i familiari della vittima o i conviventi devono appartenere ad una delle categorie indicate nei punti 1, 2,3,4 e5;
- la vittima, i suoi familiari e conviventi hanno diritto ai benefici purché estranei ad ambienti o rapporti delinquenziali.
Cosa fare:
I richiedenti devono presentare le nuove istanze - a far tempo dal 14 dicembre 2020 (per le vittime della criminalità organizzata) e dal 1 marzo 2022 (per le vittime civili del terrorismo) , solamente in modalità telematica tramite il Portale Servizi di questo Dipartimento, disponibile all'indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it oppure tramite il Portale di questo Dipartimento Libertà civili ed Immigrazione alla voce "Servizi on line" disponibile all'indirizzo http://www.libertàciviliimmigrazione.dlci.interno.it/it
Documentazione richiesta
Per approfondimenti consulta pagina del ministero dell'interno
- Relazione anno 2019
- autocertificazione - vittime del terrorismo
- modello 1 vittime del terrorismo ferite
- modello 2 vittime del terrorismo decedute
- modello 3 vittime della criminalità organizzata ferite
- modello 4 vittime della criminalità organizzata decedute
Riferimenti normativi:
- Legge 13.8.1980, n. 466 (G.U. n. 230 del 22.8.80)
- Legge 20.10.1990, n. 302 (G.U. n. 250 del 25.10.90)
- Legge 23.12.2000 n. 388 art. 82
- Legge 3.8. 2004 n. 206