Con l’impeccabile gestione di Pietro Zucchelli, Leonardo Pistoia, Tommaso Torlai, Chiara Vernazza e Lara Costagliola della Consulta studentesca provinciale, nella mattinata di oggi 8 aprile presso il Teatro Jenco di Viareggio, si è tenuta l’iniziativa “Uniti contro le Tossicodipendenze”, promossa dalla Prefettura di Lucca con la stessa Consulta.
Dopo i saluti istituzionali del Vice Sindaco di Viareggio, Valter Alberici e del dirigente Dell’Ufficio scolastico interprovinciale, Ilaria Baroni, protagonisti assoluti sono stati gli studenti che, con le loro domande, hanno via via reso sempre più esplicita la genesi della giornata.
Ovvero, un autentico bisogno di approfondire e capire le motivazioni che spingono alla dipendenza, nonostante la consapevolezza dei danni per la salute, insieme alla necessità di diffondere la conoscenza di cosa fare per uscirne e a chi potersi rivolgere.
E tutti gli intervenuti hanno corrisposto a questa diffusa aspettativa, anche mettendo in rilievo quegli aspetti cui raramente si pensa.
In tale ottica, di grande efficacia sono stati gli interventi di Guido Intaschi ed Emanuele Palagi, entrambi del Servizio Dipendenze di Viareggio - nella qualità di Responsabile, il primo, e di psicologo e psicoterapeuta il secondo - i quali hanno parlato degli effetti sulla mente e sulla personalità di chi fa uso di droghe. Mentre il Comandante della Polizia Stradale di Lucca, Pietro Ciaramella, ha mostrato assai eloquenti immagini che simulano cosa succede quando ci si mette alla guida in tali condizioni.
Altrettanto importanti, i contributi del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, Domenico Manzione, della Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Lucca, Rossana Di Laura, del Comandante della Sez. Radiomobile dei Carabinieri di Lucca, Piero Tocci, di Figliuolo Annunzio Antonio e Caria Alessio dell’Unità cinofila della Guardia di Finanza, dei Funzionari Assistenti Sociali Roberta Bianucci e Laura Ferri della Prefettura di Lucca.
Importanti perché, letti complessivamente, hanno restituito l’immagine di uno Stato che non solo reprime i reati ma, ancor di più, compie ogni sforzo per aiutare le vittime ad uscire dal tunnel della dipendenza.
Particolarmente toccanti sono infatti state le testimonianze di Giulia e Simone che hanno raccontato di come la droga prima ti fa diventare “niente”, spazzando via il tuo mondo di affetti e relazioni (conta solo la dose), per poi attrarti nel mondo criminale dello spaccio, della prostituzione, dei furti. Per Giulia essere stata colta in flagranza è stata però la salvezza, grazie alla sensibilità del maresciallo dei Carabinieri che l’aveva fermata.
Potenti pure le immagini di un blitz della Polizia di Stato in una “raffineria” di droga: i ragazzi hanno potuto constatare le pessime condizioni igieniche in cui viene prodotta e, soprattutto, le sostanze pericolose usate. A conferma, cioè, che per i trafficanti la vita dei loro “clienti” non vale niente, non merita rispetto alcuno.
A conclusione dell’intensa mattinata, il Prefetto Giusi Scaduto ha ringraziato gli intervenuti e, in special modo i ragazzi della Consulta con i quali si è voluto – ha detto – non lanciare messaggi moralistici ma piuttosto fornire spunti di riflessione per farne strumenti di difesa e attenzione. Perché non possiamo tollerare che sistemi criminali continuino a spezzare vite, come quella di Luca ricordato poco prima da Leonardo con queste parole: alla fine è stato Luca a lasciare il mondo, a lasciare tante pagine vuote nel libro della sua vita le quali dovevano essere scritte.