
Si è svolto ieri presso la sede di Confcommercio di Arezzo una riunione sul tema della sicurezza degli esercenti delle attività commerciali nella città di Arezzo.
Nel corso dell’incontro è stata decisa la creazione di una chat operativa che permetta ai commercianti, tramite loro rappresentanti, di segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine eventuali situazioni di pericolo.
Verrà, inoltre, rafforzato il presidio territoriale con una presenza più incisiva e visibile delle forze di polizia nelle zone e negli orari più a rischio. Infine, sarà redatto anche un vademecum sui comportamenti da adottare quando si subisce un atto criminoso.
Queste, le iniziative condivise con gli imprenditori del terziario aretino.
Con il Prefetto sono intervenuti anche il questore Maria Luisa Di Lorenzo, il comandante Provinciale dei Carabinieri Claudio Rubertà e il comandante del Gruppo di Arezzo della Guardia di Finanza Emilio De Gregorio. Ad accoglierli il presidente dell’associazione di categoria aretina Francesco Butali e il direttore aggiunto Catiuscia Fei, con il vicedirettore Gian Luca Rosai a moderare il dibattito.
Il Prefetto ha anche anticipato la prossima nuova configurazione di alcune zone della città, circoscritte e ben delineate, come piazze e parchi, in cui attuare controlli mirati, ordinare allontanamenti di soggetti considerati pericolosi e, se necessario, imporre il c.d. DASPO urbano.
“Siamo grati al Prefetto e agli altri esponenti delle forze dell’ordine per l’attenzione che ci hanno riservato, prendendo in seria considerazione il problema della sicurezza percepita, che va al di là dei numeri e delle statistiche sui crimini realmente avvenuti, ma non è affatto secondario rispetto alla qualità del vivere e del lavorare sul territorio”, sottolinea il direttore aggiunto della Confcommercio Catiuscia Fei, che ha ribadito l’intenzione di non creare allarmismi.
“Ad aumentare le preoccupazioni degli imprenditori, e direi anche la frustrazione, c’è la mancanza di certezza della pena – ha sottolineato il presidente della Confcommercio aretina Francesco Butali – Un’impunità che rafforza certi comportamenti criminosi e che ci fa sentire ancora più vulnerabili. Già lo siamo, perché le nostre attività sono su strada più esposte di altre. Abbiamo il diritto di sentirci tutelati e chiediamo la stessa tutela per i nostri dipendenti e per gli investimenti che abbiamo fatto sul territorio”.
“Se un cittadino si sente insicuro, è un problema che dobbiamo affrontare con equilibrio e concretezza, evitando però allarmismi e approcci emotivi”, ha detto il Prefetto Di Nuzzo, che ha definito i commercianti come importanti “sentinelle avanzate sul territorio” anticipando “operazioni ad alto impatto territoriale in determinate aree della città, che saranno svolte in modo coordinato da tutte le forze dell’ordine, compresa la Polizia locale”.
In platea c’erano molti volti noti del commercio in città, che hanno colto l’occasione per condividere alcune criticità o paure che affrontano nel quotidiano.
Dalle forze dell’ordine è arrivato unanime il consiglio di adottare strumenti di difesa passiva, come l’installazione di telecamere di videosorveglianza, per contribuire a dissuadere comportamenti illeciti e prevenire episodi di reato. Alla prevenzione dei reati contribuirà anche una presenza più visibile di volanti e forze di polizia in aree vulnerabili della città. Ma gli imprenditori contano molto anche sulla chat operativa per la segnalazione in tempo reale di episodi limite.
“L’incontro – conclude Butali - ha riaffermato la necessità di una collaborazione sinergica tra istituzioni e operatori locali, considerata fondamentale per garantire sicurezza, tutela degli investimenti e un ambiente favorevole allo sviluppo economico e turistico di Arezzo”.