Il 18 ottobre u.s., in seguito all’emanazione dell’allerta rossa per rischio idrogeologico, il Prefetto di Bologna Attilio Visconti ha disposto l’attivazione del Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), al fine di garantire una risposta coordinata e tempestiva al complesso delle problematiche derivanti dalla citata condizione emergenziale.
All’attività del C.C.S., riunito presso la Sala Operativa di Protezione Civile della Prefettura per tutta la durata dell’emergenza, hanno preso parte i rappresentanti della Questura, dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dell’Esercito Italiano, dell’Agenzia regionale di Protezione civile e di tutti gli enti del sistema integrato del soccorso in emergenza.
Presso la medesima Sala Operativa è stato, inoltre, attivato un collegamento in remoto con tutti i Sindaci e i rappresentati dei C.O.C. (Centri Operativi Comunali) dell’Area Metropolitana, che ha consentito l’immediata ricezione delle segnalazioni provenienti dal territorio, il rapido coordinamento tra le forze operative e la tempestiva messa in atto degli interventi di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite.
In seno al C.C.S., i modelli di scenario forniti quotidianamente dal Centro Funzionale di ARPAE e dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile hanno garantito il costante monitoraggio dell’andamento delle precipitazioni e del livello idrometrico di fiumi e torrenti. Questa attività previsionale ha consentito di adottare le misure necessarie a tutelare l’incolumità dei residenti nelle aree più a rischio (quali, ad esempio, la rimozione di materiale ostruente dai bacini di fiumi e torrenti, i provvedimenti di evacuazione preventiva delle abitazioni, di chiusura delle scuole e degli altri luoghi di aggregazione, il rinvio di eventi, manifestazioni e spettacoli).
Per fronteggiare l’emergenza, solo il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha impiegato complessivamente 1.683 unità di personale e 569 mezzi movimento terra e soccorso acquatico. Gli interventi risolti nel territorio metropolitano sono stati in totale 453. Nel comune di Bologna, dove l’esondazione del torrente Ravone ha prodotto il repentino allagamento di strade e sottopassi, il tempestivo intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco ha consentito il salvataggio di numerose persone. Nelle aree di Pianoro e Budrio, comuni particolarmente interessati dalle esondazioni, il citato Comando Provinciale ha attivato un Posto di Comando Avanzato, che ha coordinato sul posto gli interventi di soccorso alle persone in difficolta, di risoluzione dei dissesti e degli smottamenti e di svuotamento dei locali alluvionati. Nell’ambito dell’allagamento che ha interessato l’Ospedale di Bentivoglio, l’intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito lo spostamento dei pazienti in condizioni di fragilità, la bonifica dei locali ed, infine, il ripristino della funzionalità dell’intera struttura.
Nelle primissime fasi, l’Esercito Italiano è intervenuto a Pianoro e a Castel Maggiore, consentendo di mettere in sicurezza 10 persone, mentre, nel Comune di Budrio i militari hanno garantito il trasferimento di 80 cittadini sfollati.
Nei giorni successivi, i militari sono stati costantemente impegnati in attività di ricognizione ed interventi a salvaguardia delle opere infrastrutturali e della viabilità, funzionali a garantire il transito dei mezzi di intervento ed il progressivo ripristino della percorribilità delle aree interessate.
Resta massimo il livello di attenzione sul movimento franoso in località Cà di Sotto, nel Comune di San Benedetto Val di Sambro, dove l’avanzamento del piede della frana ha prodotto l’ostruzione del torrente, il danneggiamento dell’opera idraulica esistente e la formazione di un lago effimero, che ha imposto l’evacuazione precauzionale della popolazione potenzialmente interessata dagli scenari di danno. Sul sito sono attualmente schierate idrovore e motopompe messe a disposizione dal sistema integrato di protezione civile, per mantenere l’acqua presente nell’invaso al di sotto della soglia di rischio.
Nella giornata di ieri, a seguito dell’interruzione delle precipitazioni e del progressivo abbassamento dei livelli idrometrici dei fiumi, si sono concluse le attività del C.C.S.
La Prefettura di Bologna ha, comunque, disposto il mantenimento del monitoraggio sugli interventi in corso, al fine di gestire eventuali problematiche che richiedano un’attività di raccordo tra istituzioni ed enti del territorio.
Il Capo di Gabinetto
(De Stefano)