Attestazione qualità legale Pubblico Ufficiale che appone la firma su un documento
La "Legalizzazione" consiste nell'attestazione della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento, nonché dell'autenticità della firma stessa.
La Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo provvede, per delega del Ministero degli Affari Esteri, alla legalizzazione delle firme su documenti da e per l'estero.
La Prefettura-U.T.G. legalizza:
- atti e documenti formati in Italia affinché abbiano valore all'estero;
- atti e documenti formati da una rappresentanza diplomatica o consolare estera residente in Italia, affinché abbiano valore in Italia.
INFORMAZIONI GENERALI
- Documenti italiani destinati all'estero:
- Non si effettuano legalizzazioni di atti destinati all'estero emessi da Amministrazioni non rientranti nell'ambito territoriale di Bologna e provincia;
- Per la validazione di titoli di studio (pagelle, diplomi) e certificazioni rilasciati dagli Istituti scolastici sino alla scuola secondaria di secondo grado compreso, laddove debbano essere legalizzati in originale, occorre preventivamente far autenticare gli stessi presso il M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale (ex Provveditorato agli Studi) sito a Bologna, Via de' Castagnoli, 1;
- Non si validano per l'estero fotocopie semplici né documenti informatici;
- Per la legalizzazione di documenti rilasciati in bollo occorre produrre una marca da bollo da € 16,00.
- Documenti rilasciati da Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia:
- Le attestazioni consolari da validare devono essere rilasciate dai Consolati che abbiano specifica competenza territoriale per Bologna o per l'Emilia Romagna (vedi sito www.esteri.it);
- Per la legalizzazione degli atti consolari occorre una marca da bollo da € 16,00 per ogni atto da validare.
ATTENZIONE
La legalizzazione degli atti firmati dai Notai, dai Funzionari di Cancelleria e dagli Ufficiali Giudiziari è di competenza della
Procura della Repubblica, sita in Bologna, Via Garibaldi, 6.
La legalizzazione di atti e documenti formati all'estero e da valere in Italia, deve essere effettuata dalla rappresentanza diplomatica o consolare italiana presente nel Paese che ha redatto il documento.
La legalizzazione delle firme non è necessaria per gli atti e i documenti rilasciati dalle seguenti Ambasciate e/o Consolati aderenti alla Convenzione Europea di Londra del 7 giugno 1968: Austria, Grecia, Malta, Portogallo, Svezia, Cipro, Irlanda, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Repubblica Moldova, Romania, Turchia, Germania, Lussemburgo, Polonia e Spagna
I documenti formati o da valere negli Stati aderenti alla Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961 devono essere sottoposti alla formalità della postilla c.d. "Apostille" (prevede un timbro speciale attestante l'autenticità del documento e la qualità legale dell''Autorità rilasciante), in luogo della legalizzazione.
Chi può fare la richiesta:
- Tutti i cittadini italiani o stranieri che devono far valere un documento italiano all'estero.
- Tutti i cittadini italiani o stranieri che devono far valere un documento consolare estero in Italia.
N.B.
L'interessato o altra persona incaricata può presentare e/o ritirare la documentazione da legalizzare direttamente in Prefettura.
E' possibile trasmettere per posta i documenti con le seguenti modalità:
- Unire ai documenti/atti da legalizzare un breve appunto indirizzato all'Ufficio Legalizzazioni - Area IV Bis, che specifichi lo Stato estero di destinazione, un recapito mail e/o telefonico e la marca da bollo se prevista;
- Allegare una busta già affrancata e compilata nella parte del destinatario per la restituzione dei documenti validati;
- Inviare a: Prefettura di Bologna - Ufficio Legalizzazioni - Via IV Novembre, 26 - 40123 Bologna
L'Ufficio non si assume responsabilità per gravi ritardi o eventuali smarrimenti degli atti da parte delle Poste.
Documentazione richiesta:
- L'atto da legalizzare: gli eventuali allegati devono essere uniti al documento principale da "timbri tondi" di congiunzione tra le pagine apposti dalla medesima Amministrazione che lo ha emesso.