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Ultimo aggiornamento
Lunedì 28 Aprile 2025, ore 12:27
In Alto Adige la Centrale Unica di Emergenza ha risposto lo scorso anno a 264.708 chiamate

Dall'introduzione del numero unico di emergenza, il 17 ottobre 2017, anche l'Alto Adige fa parte del sistema di chiamata d'emergenza transfrontaliero valido in tutti gli stati membri dell'Unione Europea e oltre: chiamando il 112 si può raggiungere una centrale operativa che, a seconda del tipo di emergenza, allerta i servizi di soccorso competenti. Nel 2009, il Parlamento europeo ha dichiarato l'11 febbraio Giornata europea annuale del numero di emergenza 112, in virtù del numero di emergenza incluso nella data (11.2), al fine di renderne più visibile la validità a livello europeo e di farne conoscere meglio i vantaggi.

Il modello del Numero Unico di Emergenza europeo, sviluppato in Italia e continuamente adattato alle moderne tecnologie, è a disposizione gratuitamente per la sicurezza dei cittadini, sottolinea il Commissario del Governo Vito Cusumano: questo Numero Unico di Emergenza è espressione di una forte cooperazione istituzionale, in cui la funzionalità del sistema è affidata a una gestione integrata tra Stato e Regioni. Il 21 gennaio 2010 è stato attivato a Varese il primo Numero Unico di Emergenza in Italia. Dallo scorso anno, il numero è stato introdotto anche nella regione Abruzzo, in Puglia e in Emilia-Romagna. Il servizio “112 Sordi” è attivo dal 2021 e lo scorso anno ha aiutato 592 persone sorde in tutta Italia. In Alto Adige, come nelle altre Province e Regioni autonome, il Commissariato del Governo è responsabile della vigilanza sul servizio del Numero Unico di Emergenza, a cui partecipano tutti gli attori coinvolti.

La Centrale unica per le chiamate d'emergenza ha due sedi nella regione Trentino-Alto Adige, una a Trento e una a Bolzano: "La Centrale unica per le chiamate d'emergenza garantisce procedure uniformi, tiene conto della provenienza territoriale delle chiamate e consente quindi una migliore gestione delle chiamate di emergenza, soprattutto tenendo conto del plurilinguismo dell'Alto Adige", sottolinea il Governatore e Assessore alla Protezione civile Arno Kompatscher.

Nel 2024 la Centrale Unica di Emergenza ha risposto a 264.708 chiamate, segnala il coordinatore della Centrale di Emergenza, Paolo Berenzi: in media ogni giorno sono state gestite 725 chiamate, di cui circa il 64 per cento è stato inoltrato per un intervento di soccorso tecnico da parte dei Vigili del Fuoco o degli organi sanitari e il 36 per cento ha richiesto l'intervento delle Forze di Polizia territoriali. Il tempo di attesa per la risposta è stato inferiore a 3,2 secondi. La durata media della chiamata è stata di 46,8 secondi: registrare le esigenze del chiamante, acquisire i dati e inoltrarli al centro di chiamata di emergenza statale, ai Vigili del Fuoco professionisti o alle autorità. Circa il 39 percento delle chiamate che non sono di emergenza vengono filtrate. Le chiamate non urgenti non verranno inoltrate alle centrali operative: Vigili del Fuoco, Soccorso Stradale, Polizia e Carabinieri. Ciò alleggerisce il carico di lavoro delle sedi centrali, consentendo loro di concentrarsi sulle operazioni. È disponibile un servizio di interpretariato per 12 lingue.

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