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Ultimo aggiornamento
Martedì 28 Gennaio 2025, ore 08:01

AD ACI CATENA GLI STUDENTI ACCOMPAGNANO LE ISTITUZIONI NELLE CELEBRAZIONI IN OCCASIONE DEL “GIORNO DELLA MEMORIA” 

        

La memoria è il miglior antidoto per scongiurare il ripetersi degli errori del passato” è la sintesi dell’intensa mattinata svoltasi presso il Palazzo dei Principi Riggio di Aci Catena per celebrare, alla presenza delle massime istituzioni della provincia e degli studenti, il “Giorno della Memoria”, in ricordo delle vittime dell’olocausto.

La commemorazione, organizzata dal Prefetto di Catania, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, e dal Sindaco, prof.ssa Margherita Ferro, ha visto protagonisti i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “G. Falcone” e gli studenti degli Istituti Comprensivi  “Guglielmino – Rossi” e “Sebastiano Scandura” di Aci Catena.

In apertura, il Prefetto ha sottolineato il valore della memoria, quale strumento imprescindibile per scongiurare il ripetersi delle atrocità del passato: “Compito delle istituzioni, prime fra tutte quelle scolastiche, e della società civile è quello di continuare a fare memoria, affinché non si ripetano gli errori del passato e si trasmettano i valori fondanti della nostra democrazia”. 

I giovani – ha continuato il Prefetto – sono chiamati a raccogliere il testimone dagli ultimi sopravvissuti alla shoah per conservare la memoria di quei tragici anni e trasmetterla alle generazioni future”.

Il Sindaco di Aci Catena ha sottolineato il valore della memoria come “strumento attraverso il quale ricordare sempre quello che l’uomo è stato capace di fare quando la ragione ha ceduto il passo all'odio”.

Le celebrazioni si sono aperte con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte dell’Orchestra “Lucio D’Agata” dell’I.C. “F. Guglielmino-Rossi” e, dopo i saluti istituzionali, sono proseguite con una riflessione storica sul tema dell’olocausto da parte del Prof. Francesco Carbonaro dell’Istituto IPSSEOA “G. Falcone”.

I giovani Lucia e Giuseppe hanno, quindi, fatto memoria di due internati originari della provincia di Catania, dando lettura di brani tratti dal “diario di un deportato”, di Antonino Garufi.

Toccante la rievocazione del destino dei deportati da parte dagli alunni dell’I.C. “Sebastiano Scandura” che, successivamente, hanno interpretato nella lingua dei segni il brano “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni.

Affiancati dal Prefetto e dai Sindaci dei rispettivi territori, gli studenti hanno, in seguito, consegnato le medaglie alla memoria di tre internati della provincia di Catania.

Sofia La Guzza studentessa dell’Istituto Alberghiero “Giovanni Falcone” ha consegnato la medaglia ad Angelo e Maria Calabrese, rispettivamente, figlio e nipote di Giuseppe Calabrese, internato nel campo di concentramento di Mauthausen, in Austria, dove morì il 6 maggio1944, a soli 20 anni.

Tommaso Laudani dell’I.C. “Sebastiano Scandura” ha, invece, consegnato la medaglia a Giovanni Marcenò, nipote di Filippo Puglisi, catturato dai nazisti il 2 maggio del ‘44 ed internato in Grecia fino al 10 ottobre del 1944.

Vittoria D’Anna dell’I.C. “Guglielmino-Rossi”, infine, ha consegnato la medaglia a Salvatore Spina, figlio di Antonino, internato in Germania fino al 9 agosto1945.

Le celebrazioni si sono concluse con l’esecuzione di alcuni brani musicali – tratti dai “Schindler’s list” e “La vita è bella”, eseguiti dall’Orchestra “Lucio D’agata” dell’I.C. “F. Guglielmino-Rossi” di Aci Catena.

Il Prefetto, in conclusione, ha ringraziato gli studenti perché “sono riusciti a interpretare nella maniera più profonda il senso ed il significato della memoria”.

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