Area I: Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale
Dato non disponibile
Nome ufficio
Polizia Amministrativa
Addetto
Sig. Dimitri Trombini
Ubicazione dell'ufficio
I° Piano
Telefoni
Orari di ricevimento
  • Lunedì dalle 09:00 alle 12:00
  • Martedì dalle 09:00 alle 12:00
  • Mercoledì dalle 09:00 alle 12:00
  • Giovedì dalle 09:00 alle 12:00
  • Venerdì dalle 09:00 alle 12:00

Elenco istituti di investigazione privata nella provincia di Cremona

Elenco degli Istituti di investigazione privata presenti nella provincia di Cremona, autorizzati ai sensi dell'art. 134 del T.U.L.P.S., come innovato dal d.m. Interno n. 269/2010.

 

Ragione sociale 

Sede 

Ronca Investigazioni Via Dante, 115 - Cremona
Aisa Service sas Via Mazzini, 19 - Crema
EMMEGI S.R.L. a socio unico via Castelletto, nr. 9 - Cremona
Rilascio della licenza

(Causa la riforma in atto dell'interno settore della sicurezza complementare, le notizie sottoriportate potranno essere modificate nei prossimi giorni)

 

Enti o privati che intendono eseguire investigazioni , ricerche , raccogliere informazioni per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività. Il rinnovo della licenza avviene mediante presentazione annuale di dichiarazione di prosecuzione dell'attività.

 

Chi può fare la richiesta

 

La domanda per ottenere il rilascio della licenza deve essere sottoscritta dal titolare dell'impresa individuale che richiede il rilascio della licenza ovvero dal legale rappresentante, ove trattasi di società.

 


Requisiti richiesti

 

Il richiedente e gli eventuali institori e/o direttori tecnici devono:

 

  • Essere cittadini italiani ovvero di Paesi appartenenti all'unione Europea
  • Possedere la capacità tecnica e la capacità di obbligarsi
  • Non aver riportato condanne per delitti non colposi, né condanne a pene restrittive della libertà personale superiore a tre anni, per delitto non colposo senza aver ottenuto la riabilitazione;
  • non aver subito ammonizione o una misura di sicurezza personale;
  • non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza, professionali o per tendenza;

 

La licenza, inoltre, può essere negata dal Prefetto a coloro che abbiano subito condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza o per furto, rapina, estorsione o per violenza o resistenza all'autorità, nonché a coloro che non sono in possesso della buona condotta.

 

Cosa fare

 

La domanda, in bollo, va presentata alla Prefettura dove è stata individuata la sede principale dell'Istituto e deve indicare, oltre ad institori e/o direttori tecnici, la tipologia dei servizi che si desidera espletare.

 

Documentazione richiesta   

 

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1)
  2. documenti attestanti la capacità tecnica richiesta dall'art. 136 del R.D. 18.06.1931, n. 773 (ad esempio con curriculum vitae, specifiche conoscenze tecniche ) e la specifica esperienza professionale per garantire il corretto esercizio dell'attività , richiesto dall'art. 222 del D. Lgs. 28/07/1989, n. 271 ( nel solo caso di attività investigativa per l'individuazione degli elementi di prova da far valere in un processo penale)
  3. due copie della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  4. dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato da presentare insieme all'istanza, attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari,. e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi (se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati
    (vedi il modello di autocertificazione 1a)
    (vedi il modello di autocertificazione 2a - art. 327 bis c.p.p.)
     

 

Se il richiedente è una società la domanda , di cui al punto 1, dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto. Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva :

 

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società
  2. copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società
  3. dichiarazione sostitutiva di certificazione, sottoscritta dal legale rappresentante della società, attestante l'iscrizione nel Registro Imprese della C.C.I.A.A nonché il numero della partita IVA ovvero i relativi certificati

 

NOTA: In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale ( il cui importo sarà determinato in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere e comunicato direttamente all'interessato) e provvedere alla regolarizzazione della licenza rilasciata e del provvedimento di approvazione della tabella delle operazioni, con la consegna di due marche da bollo.

 

Riferimenti normativi (link in fondo alla pagina)

 

  • R.D. 18/06/1931, n. 773, artt. 8, 9, 10,11, 13, 134, 135, 136, 137
  • R.D. 06/05/1940, n. 635, artt. 257, 258, 259, 260
Rinnovo della licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto, il titolare della licenza deve presentare -almeno 30 giorni prima della scadenza- una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.

 

Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità, dispone automaticamente il rinnovo annuale della licenza.

 

Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' istituto di investigazione.

 

Chi può fare la richiesta

 

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza

 

Cosa fare

 

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata o inviata per raccomandata con avviso di ricevimento alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di investigazione


Documentazione richiesta

 

  • Dichiarazione di prosecuzione dell'attività in bollo da € 14.62

 

Rilascio licenza per svolgere attività di investigazione in ambito penale

(Causa la riforma in atto dell'interno settore della sicurezza complementare, le notizie sottoriportate potranno essere modificate nei prossimi giorni)

 

Il Prefetto rilascia, agli investigatori che abbiano maturato una specifica esperienza professionale, l'autorizzazione per poter effettuare attività investigativa specificatamente tesa alla ricerca e all'individuazione di elementi di prova da far valere nel contesto del processo penale (art. 327 bis del Codice di procedura Penale).

 

Il rinnovo della licenza avviene mediante presentazione di dichiarazione di prosecuzione dell'attività.

 

La domanda, in bollo, va presentata alla Prefettura dove è stata individuata la sede principale dell'Istituto e deve indicare la tipologia dei servizi che si desidera espletare.

 

Requisiti richiesti:

 

  • Essere cittadini italiani ovvero di Paesi appartenenti all'unione Europea
  • Possedere la capacità di obbligarsi;
  • Possedere la capacità tecnica;
  • Non aver riportato condanne per delitti non colposi;
  • Non aver riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo senza aver ottenuto la riabilitazione;
  • Non aver subito ammonizione o una misura di sicurezza personale;
  • Non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;

    la licenza, inoltre, può essere negata dal Prefetto a coloro che abbiano subito una condanna per delitti contro la personalità dello stato o contro l'ordine pubblico ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza o per furto, rapina, estorsione, ovvero per violenza e resistenza all'autorità, nonché a coloro che non sono in possesso della buona condotta.

 

Cosa fare

 

La domanda, in bollo, va presentata alla Prefettura dove è stata individuata la sede principale dell'Istituto. In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale ( il cui importo sarà determinato in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere e comunicato direttamente all'interessato).

 

N.B. in ognuno dei modelli indicati è riportata la documentazione da produrre.

 

Riferimenti normativi (link in fondo alla pagina)

 

  • R.D. 18/06/1931, n. 773, artt. 8, 9, 10,11, 13, 134, 135, 136, 137
  • R.D. 06/05/1940, n. 635, artt. 257, 258, 259, 260
  • art. 222 delle norme di attuazione, coordinate e transitorie nel c.p.p., approvate con il D.Lgs.vo 28/07/1989 n. 271, come specificato dalla legge 7 dicembre 2000, n.397
  • art. 327 bis c.p.p.
Approvazione della tabella e delle tariffe e delle operazioni svolte

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, deve essere approvata dal Prefetto.

 

Chi può fare la richiesta

 

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto

 

Cosa fare

 

La domanda, diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle delle operazioni con l'indicazione  delle tariffe, deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di investigazione.

 

Documentazione richiesta

 

  1. domanda in bollo da € 14.62 (vedi modello 3)
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe

 

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni


 

Approvazione delle modifiche dei Comuni

L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

 

Chi può fare la richiesta

 

Il titolare dell'Istituto di Investigazione autorizzato ovvero il rappresentante legale ove trattasi di società

 

Cosa fare

 

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.

 

Documentazione richiesta

 

  1. domanda in bollo da € 14.62 (vedi modello 4)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione

 

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

Cambio di sede dell'Istituto

Il cambio della sede operativa dell'Istituto  deve essere approvato dal Prefetto.

 

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

 

Chi può far e la richiesta

 

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto

 

Cosa fare

 

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto

 

Documentazione richiesta

 

  1. domanda , in bollo da  € 14,62   (vedi il modello 5)
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A. ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione  
    (vedi il modello di autocertificazione 3a)
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede 
    Se il richiedente è una società , dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva
  4. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società

 

NOTA: i n caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

Ultimo aggiornamento
Martedì 4 Giugno 2024, ore 11:08