I cittadini, portatori di interessi legittimi riconosciuti rilevanti, possono proporre ricorso gerarchico al Prefetto avverso una serie di atti non definitivi adottati dal Questore della provincia, quali:
- provvedimenti di diniego o di revoca di porto di fucile per uso sportivo o per uso caccia;
- foglio di via obbligatorio ovvero il divieto di soggiorno in una o più località;
- "divieto di assistere ad avvenimenti sportivi" (più noto come D.A.SPO.);
- "avviso orale" ai sensi del D. L.vo 6/9/2011, n. 159;
- '"ammonimento" ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. n. 38/2009 (cd. "stalking");
- provvedimenti di diniego/revoca dei permessi di soggiorno per i cittadini stranieri;
In esito al ricorso il Prefetto può:
- dichiarare inammissibile il ricorso se riconosce che non poteva essere proposto
- assegnare al ricorrente un termine per la regolarizzazione, ove ravvisi una irregolarità sanabile
- dichiarare il ricorso improcedibile, ove il ricorrente non provveda alla regolarizzazione
- respingere il ricorso, se riconosce infondato il ricorso
- accogliere per motivi di legittimità o di merito ed annullare o riformare l'atto impugnato
La decisione adottata viene notificata agli interessati.
Chi può fare ricorso
Il destinatario del provvedimento che abbia interesse ad annullare o riformare l'atto del Questore.
Modalità di presentazione del ricorso
Il ricorso, munito di marca da bollo da € 16,00 , deve essere presentato entro il termine di trenta giorni dalla data della notifica o della comunicazione in via amministrativa del provvedimento del Questore e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza, tramite P.E.C., all'indirizzo protocollo.prefpe@pec.interno.it . Al ricorso deve essere apposta la firma digitale e allegata la certificazione dell'avvenuto versamento dell'imposta di bollo in modo virtuale (mod. F23). In alternativa, ai fini della prova del pagamento dell'imposta, la marca da bollo potrà essere apposta sul ricorso - da conservarsi in originale presso la propria sede o ufficio - provvedendo all'annullo della stessa. Il documento, unitamente a tutti gli allegati, dovrà quindi essere inviato telematicamente, con l'indicazione del numero identificativo della marca da bollo utilizzata;
Documentazione richiesta
- ricorso con marca da bollo da € 16,00.
In caso di trasmissione del ricorso via P.E.C. : certificazione dell'avvenuto versamento dell'imposta di bollo da € 16,00 (mod. F23). - eventuali atti o documenti a supporto dei motivi del ricorso.
Riferimenti normativi
- R.D. 18 giugno 1931, n. 773 "Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza" (T.U.L.P.S.)
- D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199
- MELANIA MUCCI: Dirigente Dell'Area
- Lunedì
- 09:30 - 12:30
- Martedì
- 15:00 - 16:30
- Giovedì
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