VICEPREFETTO: Dott. Nazzareno DE FRANCO
Email: nazzareno.defranco@interno.it

Polizia Amministrativa

L'ufficio fornisce informazioni telefoniche solo il martedì ed il giovedì dalle ore 10:30 alle ore 12:00. Gli appuntamenti, invece, possono essere presi solo per le giornate del martedì e giovedì alle ore 10:00.
Responsabile del procedimento: Dott. Nazzareno De Franco
Addetti: Dott. Maiolo, Sig.ra Bernabei, Sig. Lombardi
Ricevimento: Per appuntamento
Ubicazione dell'Ufficio: piano primo, stanze n. 57
Email dell'ufficio: protocollo.prefra@pec.interno.it 

Telefono: 0544/294472 

 

Elenco Istituti di vigilanza privata autorizzati

Elenco Istituti di vigilanza privata autorizzati (art. 134 T.U.L.P.S.)

Elenco degli Istituti di vigilanza privata autorizzare ad operare ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S. dal Prefetto della Provincia di Ravenna, aventi sede legale in questa provincia o in altra provincia ma con filiale operativa nella provincia di Ravenna.

N.B. Si segnala che, con il venire meno del limite provinciale della licenza prevista dall'art. 134 T.U.L.P.S., altri istituti possono operare in questo ambito territoriale con autorizzazione della Prefettura compente al rilascio della licenza unificata

Modifica dell'organico

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.

Chi può fare la richiesta

Il legale rappresentante dell'Istituto di vigilanza autorizzato

 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione ( aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00  (vedi il modello 6)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico

 

NOTA: In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ai fini del bollo.

Riferimenti normativi


 

R.D. 6 maggio 1940, n.635, art. 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).


 


 

Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza

Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di  custodia di proprietà mobiliari o immobiliari ed eseguire investigazioni , ricerche , raccogliere informazioni per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività.

Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di Vigilanza Privata

 

Chi può fare la richiesta

La domanda  per ottenere il rilascio della licenza deve essere firmata dall'interessato.

Nel caso in cui il richiedente sia una società, la domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della stessa.

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata

 

Documentazione richiesta     

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1)
  2. documenti attestanti la capacità tecnica richiesta dall'art. 136 del R.D. 18.06.1931, n. 773    (ad esempio con curriculum vitae , specifiche conoscenze tecniche, esperienze lavorative nelle Forze di Polizia ecc.)
  3. due copie della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe
  4. dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato da presentare insieme all'istanza, attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, iscrizione al Registro Imprese della C.C.I.A.A. e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi ( se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati  (vedi il modello di  autocertificazione 1)

Se  il richiedente è una società la domanda , di cui al punto 1, dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto. Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società (qualora la richiesta fosse fatta in nome e per conto di una società).
  2. copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società
  3. certificato integrale della Camera di Commercio
  4. partita IVA

NOTA In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale ( il cui importo  sarà determinato in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere e comunicato direttamente all'interessato) e provvedere alla regolarizzazione della licenza rilasciata e del provvedimento di approvazione della tabella delle operazioni , con la consegna di due marche da bollo.

 

                                                 

Riferimenti normativi

  • R.D. 18 giugno 1931, n.773, artt.133, 134, 136, 137, 138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 6 maggio 1940, n.635, artt. 257 e 259 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).


 

Rinnovo della licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto,  il titolare della licenza deve presentare -almeno 30 giorni prima della scadenza- una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.
Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità,  dispone automaticamente il rinnovo annuale della licenza.
Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza

Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata


Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività   in bollo da € 16,00 (vedi il modello 2)

Riferimenti normativi

  • R.D. 18 giugno 1931, n.773, artt. 133, 134, 136, 137, 138 del T.U.L.P.S.
  • R.D. 6 maggio 1940, n.635, artt. 257 e 259 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).


 

Approvazione della tabella delle operazioni, con le relative tariffe

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, deve essere approvata dal Prefetto.

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto

 

Cosa fare

La domanda diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle e delle tariffe deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di Vigilanza.

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 3)
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni

Riferimenti normativi:

  • R.D. 18 giugno 1931, n.773, artt. 133,  134, 136, 137, 138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 6 maggio 1940, n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Cambio della sede legale e/o operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto  deve essere approvato dal Prefetto.

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto


Documentazione richiesta

  1. domanda , in bollo da  € 16,00   (scarica il modello 5)
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A., ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (scarica il modello di autocertificazione 5)
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede

Se il richiedente è una società , dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva

4.  copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società  


NOTA: i n caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

Riferimenti normativi

  • R.D. 18 giugno 1931, n.773 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 6 maggio 1940, n.635 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza

 

Cosa fare

La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata


Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00  (vedi il modello 4)
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in triplice copia


NOTA : in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna  di marche da bollo 

 

                                        

Riferimenti normativi

R.D. 6 maggio 1940, n.635, artt. 230 e 254 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).


 

Modifica dei Comuni di competenza

L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato

 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.

 


Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 7)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione
     

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

Riferimenti normativi

R.D. 6 maggio 1940, n.635, art. 257 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).


 

Data
Ultimo aggiornamento
Giovedì 13 Giugno 2024, ore 14:54