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Ultimo aggiornamento
Martedì 25 Marzo 2025, ore 16:56
Incontro Prefetto e i due ragazzi soccorritori di una signora con malore

Stelo: “Per me è stato un vero piacere condividere l’esperienza di Stefano e Antonio. Questo deve essere un incoraggiamento per i giovani a costruire un futuro migliore”.

Ricevuti dal Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo i due ragazzi che lo scorso gennaio hanno soccorso una donna che aveva avuto un malore nei pressi di Ponte san Gabriele.

Questa mattina i ventenni Antonio D’Abbondanza e Stefano Di Clemente, sono stati ricevuti dal Prefetto Fabrizio Stelo presso il Palazzo del Governo.

Sono i giovani studenti universitari che lo scorso gennaio hanno soccorso una donna che, nei pressi di Ponte San Gabriele, a seguito di un malore è caduta in strada mentre la stava attraversando perdendo conoscenze. Antonio, studente di informatica, ha immediatamente chiamato i soccorritori, mentre Stefano, studente di medicina e soccorritore di Croce Rossa, ha provveduto a rianimare la signora prestando assistenza; la Polizia Municipale provvedeva a bloccare il traffico. Il tempestivo intervento dei giovani ha fatto la differenza ponendo un lieto fine alla vicenda.

Il Prefetto ha voluto conoscere i ragazzi e nel corso del cordiale incontro si è congratulato con loro per il senso di responsabilità e altruismo che ha prevalso sull’indifferenza nei confronti del prossimo. Nell’affrontare anche la tematica delle difficoltà giovanili, i due ragazzi hanno sostenuto che nei giorni nostri è molto difficile capire i giovani che hanno sempre più la necessità di non sentirsi soli, di apparire più forti nei confronti dei loro coetanei. A tal punto hanno evidenziato l’importanza di insegnare un valore che non ha tempo, il valore dell’empatia, del mettersi nei panni degli altri invitando i ragazzi a parlare, a confidarsi e a non sentirsi giudicati.

 

Stelo: “Sono veramente contento di aver conosciuto Stefano e Antonio, giovani esempi di altruismo. Viviamo in una società che evidenzia sempre le negatività, ma oggi vogliamo invece omaggiare quello che di buono viene fatto concretamente dai nostri ragazzi. Istituzioni e società devono tornare in sintonia con le speranze e i desideri dei giovani, senza giudicarli, ma aiutandoli e insegnando loro i giusti valori anche attraverso questi esempi concreti.”

 

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