Gli Enti o i privati che intendano prestare opera di vigilanza e custodia di proprietà mobiliari o immobiliari devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività ai sensi degli artt. 134 T.U.L.P.S. e 256 bis del Regolamento di esecuzione al T.U.L.P.S.
Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede principale dell' Istituto di Vigilanza Privata
Procedimento di rilascio
Domanda in bollo da € 16,00 per attività di vigilanza privata e/o per altre attività di sicurezza complementare ( art. 256 bis del nuovo regolamento del T.U.L.P.S. , comma 2)
La domanda deve contenere le seguenti indicazioni:
- Soggetto che chiede la licenza
- Institore o direttore tecnico
- Altri soggetti che avranno poteri di direzione, amministrazione o gestione
- Composizione organizzativa
- Assetto proprietario dell'istituto
- Indicazione degli eventuali rapporti di controllo della proprietà, attivi o passivi
- Eventuali partecipazioni in altri istituti
- Sede legale
- Sede operativa
- Eventuali sedi secondarie
- Ubicazione della, o delle, centrali operative
Alla domanda va allegato, quale parte integrante, il Progetto Tecnico Organizzativo redatto secondo le indicazioni dell'allegato C del d.m. 269/2010; in particolare, i servizi che si intendono espletare, identificati secondo quanto indicato nell'allegato D del d.m. 269 sezione terza, punto 3.A, e raggruppati nelle classi funzionali, nonché il livello dimensionale e l'ambito territoriale, come indicato dal decreto articolo 2, comma 2.
Nella domanda bisogna dichiarare il tempo occorrente per attivare l'istituto di vigilanza (non superiore a sei mesi) e impegnarsi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni della composizione societaria e l'insorgenza di eventuali situazioni debitorie della società nell'interesse della quale si chiede di essere autorizzati a gestire l'istituto di vigilanza.
Allegare:
- Copia della Carta di identità e Curriculum del soggetto che chiede la licenza;
- Certificazione UNI 11068:2005 della Centrale o delle Centrali Operative, richieste dall'allegato A del
- Copia della Carta di Identità e Curriculum degli altri soggetti eventualmente indicati in qualità di institore o direttore tecnico;
- Documentazione comprovante la capacità tecnica personale/professionale degli altri soggetti eventualmente indicati in qualità di institore o direttore tecnico sempre secondo quanto previsto dall'allegato B del decreto;
- Documentazione comprovante la disponibilità dei mezzi finanziari indicati nel Progetto Tecnico Organizzativo, (capitali disponibili, referenze bancarie), logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
- Progetto di regolamento tecnico dei servizi che si intendono espletare (tre copie sottoscritte in originale dal titolare) redatto secondo le indicazioni dell'allegato D del decreto e coerente con i servizi richiesti;
- Se si chiede di esercitare in nome e per conto di una società di nuova costituzione , allegare: copia dell'atto costitutivo e dello Statuto e visura camerale;
- Se si chiede di esercitare in nome e per conto di una società già attiva allegare: copia dell'atto costitutivo e dello Statuto, la visura camerale corredata come sopra indicato e il D.U.R.C. ;
- Autocertificazione redatta sul modello 1/A (da scaricare dal sito della Prefettura - Istituti di Vigilanza Privata);
- Certificazione UNI 10459:1995 Funzioni e profilo del professionista della security aziendale individuato tra il titolare, il direttore tecnico o l'institore, per gli istituti che intendono operare con livello dimensionale 4 e ambito territoriale 4 o 5;
- Certificazione di qualità UNI 10891:2000 (cfr. allegato A del d.m. struttura organizzativa punto 4.2 - la struttura organizzativa deve essere valutata nel suo complesso e, pertanto, la certificazione deve riferirsi anche alle eventuali sede secondarie).
Il capitale sociale minimo, interamente versato, delle società, deve corrispondere a quanto previsto dall'allegato F del decreto.
Se si richiede di operare in nome e per conto di una società cooperativa, si tenga presente che il capitale sociale DEVE essere adeguato alle richieste del d.m. 269/2010 per l'attività di vigilanza, ancorché la legge non richieda alle cooperative il versamento di un capitale sociale minimo. In tal caso il Patrimonio Netto della cooperativa, versato e mantenuto (costituito dal Capitale e dalle Riserve indivisibili) dovrà essere adeguato alle richieste del d.m. 269/2010
- Tabella delle tariffe che si intendono applicare per la prestazione di ogni singolo servizio richiesto, in duplice copia, di cui una in bollo, sottoscritta in originale in ogni pagina dal titolare; la tabella delle tariffe deve essere accompagnata da una relazione che illustri in maniera esaustiva, quanto previsto nell'allegato A del decreto, punti 7, 7.1, 7.1.1 e 7.1.2;
- Elementi descrittivi sulla sede dell'istituto nonché copia del contratto di affitto (o del titolo di possesso: autocertificazione sulla proprietà/comodato d'uso o altro) copia della planimetria e documentazione tecnica della Centrale Operativa, rilasciata da un professionista/azienda specializzati nel settore, redatta secondo quanto previsto dall'allegato E del decreto 269/2010.
- Per la sede operativa e per le eventuali sedi operative secondarie, allegare, altresì, la documentazione che certifichi che gli impianti tecnici, tecnologi e di sicurezza, siano a norma della legge 5 maggio 1990 nr. 46 e del d.m. 22 gennaio 2008 nr. 37.
Al termine dell'istruttoria, qualora nulla osti al rilascio della licenza, dovrà essere prodotta la seguente documentazione:
- documentazione comprovante l'attivazione degli adempimenti relativi all'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente;
- documentazione comprovante: il versamento della cauzione, il cui ammontare sarà indicato dall'ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall'allegato F del decreto, e la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall'allegato F1 del decreto e i cui massimali saranno indicati dall'ufficio.
L'istruttoria si considererà terminata dopo aver acquisito:
- parere della Questura sui requisiti del titolare e degli eventuali direttori tecnici e/o institori;
- parere della Questura sulla idoneità del Regolamento Tecnico dei servizi per le guardie giurate dipendenti;
- parere della Questura sulla idoneità della sede indicata - e delle eventuali sedi secondarie - ad ospitare l'Istituto di vigilanza, coerentemente ai servizi richiesti;
- parere dell'Ispettorato Territoriale delle Comunicazioni sulla sussistenza dei requisiti minimi della e/o delle Centrali Operative, richiesti dall'allegato E del d.m. 269/2010.
- Il mantenimento della licenza sarà condizionato dall'attivazione della stessa, nel termine massimo di sei mesi dalla data del rilascio, nonché dall'esito favorevole degli eventuali ulteriori accertamenti in itinere.
In caso di richiesta di licenza da parte dei titolari di istituti di vigilanza già stabiliti in altro Stato membro dell'Unione Europea occorre presentare:
- copia della licenza;
- documentazione concernente la disponibilità della struttura organizzativa, dei mezzi e delle attrezzature già in possesso nello Stato di origine;
- attestazione di regolarità di assolvimento degli obblighi e degli oneri, anche economici, assolti nello Stato di origine;
- documentazione concernente la cauzione già prestata nello Stato di origine;
- attestazione della capacità tecnica rilasciata dallo Stato di origine.
Riferimenti normativi
• artt. 8,9,10,11,13,134,134bis e ss. del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18/06/1931 n.773 così come modificato con L. 6/6/2008 n. 101;
• artt. 257 e ss. del regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 6/5/1940 n.635 così come modificato dal D.P.R. 4/08/2008 n. 153;
• d.m. n 269 dell'1/12/2010;
• d.m. 154 del 15/09/2009;
• d.m. 85/1999:
• d.m. dell'8/08/2007;
• d.m. del 6/10/2009.
Dirigente: Dott.ssa Roberta DI SILVESTRO
Email: roberta.disilvestro@interno.it
Ricevimento: Per appuntamento
Email dell'ufficio: protocollo.prefte@pec.interno.it
Responsabile del Procedimento : Dott.ssa Rosa Puorro
Telefono: 0861259404