
Stamani, presso la TSM – Trentino School of Management a Trento, erano presenti rappresentanti delle Forze d’Ordine, personale sanitario, operatori sociali e del terzo settore, per partecipare ai Laboratori formativi per la rete provinciale antiviolenza, in attuazione del protocollo d’intesa interistituzionale, rinnovato a febbraio 2024, per prevenire e contrastare la violenza contro le donne.
Si tratta di un corso di formazione avviato nel 2020 e che prevede incontri con docenza anche di magistrati delle Procure di Trento e Rovereto.
Quest’anno l’attività formativa sarà dedicata al tema “Le dinamiche della violenza in famiglia: accoglienza, ascolto e intervento”.
Al primo incontro di questa edizione, hanno partecipato, in collegamento dall’estero, il Prefetto Giuseppe Petronzi, Commissario del Governo di Trento, i Procuratori della Repubblica di Trento e Rovereto, Sandro Raimondi e Orietta Canova, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trento, Matteo Ederle, il Questore di Trento, Nicola Zupo, il Direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Ferro e il Direttore dell’Integrazione Socio Sanitaria, Elena Bravi.
Il Prefetto Petronzi, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato come il “microclima interistituzionale” della Provincia Autonoma di Trento costituisca un ambiente particolarmente operoso ed efficace nel contrasto e gestione di questa emergenza sociale rappresentata dalla violenza in famiglia.
Di fondamentale importanza è riuscire a trattenere e migliorare le buone pratiche sin qui sperimentate. La sinergia tra i vari attori è indispensabile su un tema tanto delicato in cui è decisivo cogliere tempestivamente i segnali di dolori e sofferenze che maturano nel delicato contesto della violenza intrafamiliare.