Il Prefetto rilascia l'autorizzazione per l'attività investigativa
Enti o privati che intendono eseguire investigazioni, ricerche, raccogliere informazioni per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività.
Il Prefetto è competente anche a rilasciare l'autorizzazione per poter effettuare attività investigativa specificatamente tesa alla ricerca e all'individuazione di elementi di prova da far valere nel contesto del processo penale (art. 327 bis del Codice di Procedura Penale).
La licenza è valida 3 (tre) anni ed abilita alla conduzione di un istituto di investigazioni private .
Chi può fare la richiesta
La domanda per ottenere il rilascio della licenza deve essere sottoscritta dal titolare dell'impresa individuale che richiede il rilascio della licenza ovvero dal legale rappresentante, ove trattasi di società.
Requisiti richiesti
- Essere cittadini italiani ovvero di Paesi appartenenti all'Unione Europea
- Possedere la capacità di obbligarsi
- Non aver riportato condanne per delitti non colposi, non essere stati sottoposti a misure di sicurezza personale o ad ammonizioni, non essere stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, non aver riportato condanne per delitti contro la personalità dello stato o contro l'ordine pubblico ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza o per furto, rapina, estorsione, ovvero per violenza e resistenza all'autorità;
- Non avere esercitato taluna delle attività disciplinate dall’art. 134 T.U.L.P.S. in assenza della prescritta licenza;
- Nei confronti di taluno dei soggetti di cui all’art. 257, comma 1, lettere a) e b) del D.P.R. 153 del 4 agosto 2008, qualora esistenti, non deve essere stata esercitata l’azione penale per uno dei reati previsti dall’art. 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale, ovvero formulata la proposta per l’adozione di una misura di prevenzione
Cosa fare
La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di investigazione privata.
Documentazione richiesta
- A) domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1) corredata da un progetto tecnico organizzativo recante:
- l’indicazione del soggetto che richiede la licenza, dell'institore o del direttore tecnico preposto all'istituto o alle eventuali articolazioni secondarie, nonché degli altri soggetti provisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;
- la composizione organizzativa e l'assetto proprietario dell'istituto, con l'indicazione, se esistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti;
- l'indicazione della sede legale e quella o quelle operative, qualora non coincidenti;
- l'indicazione dei servizi per i quali si chiede l'autorizzazione tra i seguenti:
- a) investigazioni private:
a.I) attività di indagine in ambito privato, volta alla ricerca ed alla individuazione di informazioni richieste dal privato cittadino, anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, che possono riguardare, tra l'altro, gli ambiti familiare, matrimoniale, patrimoniale, ricerca di persone scomparse;
a.II) attività di indagine in ambito aziendale, richiesta dal titolare d'azienda ovvero dal legale rappresentante o da procuratori speciali a ciò delegati o da enti giuridici pubblici e privati volta a risolvere questioni afferenti la propria attività aziendale, richiesta anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, che possono riguardare, tra l'altro: azioni illecite da parte del prestatore di lavoro, infedeltà professionale, tutela del patrimonio scientifico e tecnologico, tutela di marchi e brevetti, concorrenza sleale, contraffazione di prodotti;
a.III) attività d'indagine in ambito commerciale, richiesta dal titolare dell'esercizio commerciale ovvero dal legale rappresentante o da procuratori speciali a ciò delegati volta all'individuazione ed all'accertamento delle cause che determinano, anche a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali nel settore commerciale, anche mediante la raccolta di informazioni reperite direttamente presso i locali del committente;
a.IV) attività di indagine in ambito assicurativo, richiesta dagli aventi diritto, privati e/o società di assicurazioni, anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, in materia di: dinamica dei sinistri, responsabilità professionale, risarcimenti sul lavoro, contrasto dei tentativi di frode in danno delle società di assicurazioni;
a.V) attività d'indagine difensiva, volta all'individuazione di elementi probatori da far valere nell'ambito del processo penale, ai sensi dell'art.222 delle norme di coordinamento del codice di procedura penale e dall'articolo 327-bis del medesimo Codice.
(Può essere richiesta solo da chi è già in possesso di una licenza ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S. in ambito civile ed abbiano maturato "una specifica esperienza professionale che garantisca il corretto esercizio dell'attività);
a.VI) attività previste da leggi speciali o decreti ministeriali, caratterizzate dalla presenza stabile di personale dipendente presso i locali del committente (servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi di cui al d.m. del 06/10/2009);
- b) informazioni commerciali:
b.I) attività, richiesta da privati o da enti giuridici pubblici e privati, di raccolta, analisi, elaborazione, valutazione e stima di dati economici, finanziari, creditizi, patrimoniali, industriali, produttivi, imprenditoriali e professionali delle imprese individuali, delle società anche di persone, persone giuridiche, enti o associazioni nonché delle persone fisiche, quali, ad esempio, esponenti aziendali, soci, professionisti, lavoratori, parti contrattuali, clienti anche potenziali dei terzi committenti, nel rispetto della vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di tutela della privacy;
- l’indicazione del personale, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare;
- il possesso delle capacità tecniche occorrenti, proprie e delle persone preposte alle unità operative dell'istituto;
- la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
- B) documenti attestanti la capacità tecnica richiesta dall'art. 136 del R.D. 18.06.1931, n. 773 (ad esempio curriculum vitae , specifiche conoscenze tecniche) e la specifica esperienza professionale per garantire il corretto esercizio dell'attività, richiesto dall'art. 222 del D. Lgs. 28/07/1989, n. 271 (nel solo caso di attività investigativa per l'individuazione degli elementi di prova da far valere in un processo penale);
- C) copia della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe, da indicare nella misura massima;
- D) dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato da presentare insieme all'istanza, attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi (se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati (vedi il modelli di autocertificazione 1a) e 2a) - art. 327 bis c.p.p.).
Se il richiedente è una società la domanda dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto.
Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:
- copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società;
- copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione, sottoscritta dal legale rappresentante della società, attestante l'iscrizione nel Registro Imprese della C.C.I.A.A nonché il numero della partita IVA ovvero i relativi certificati.
NOTA In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale (il cui importo sarà determinato in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere e comunicato direttamente all'interessato) e provvedere alla regolarizzazione della licenza rilasciata e del provvedimento di approvazione della tabella delle operazioni , con la consegna di due marche da bollo.
Riferimenti normativi
- R.D. 18/06/1931, n. 773, artt. 8, 9, 10,11, 13, 134, 135, 136, 137.
- R.D. 06/05/1940, n. 635, artt. 257, 257 bis, ter, quater, quinquies, sexies, 258, 259, 260.
- d.m. 1° dicembre 2010 n. 269.
- Art. 327 bis c.p.p.
- Art. 222 delle norme di attuazione del c.p.p.