
Si è svolto nella mattinata odierna, presso il palazzo del Governo di Vicenza, l’incontro tra i sette Prefetti del Veneto.
La riunione è stata presieduta dal Prefetto di Venezia Darco Pellos alla presenza del “padrone di casa” Filippo Romano e con la partecipazione dei prefetti Antonello Roccoberton, Giuseppe Forlenza, Franca Tancredi, Angelo Sidoti e Demetrio Martino, rispettivamente titolari degli Uffici del Governo di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso e Verona.
Tanti i temi all’ordine del giorno, tra i quali, in primis, l’ordine pubblico con particolare riferimento all’istituzione delle zone rosse e all’applicazione del DDL Sicurezza, nonché la sicurezza percepita e le diffuse situazioni di disagio psichico e sociale.
Spazio anche per un confronto sui temi della prevenzione e del contrasto al caporalato, allo sfruttamento lavorativo e al lavoro irregolare, nonché sulla situazione dell’immigrazione e dell’accoglienza, con un focus particolare sui minori stranieri non accompagnati e sulla condizione delle persone sfollate provenienti dall’Ucraina.
L’evento ha costituito proficua occasione anche per la trattazione delle problematiche relative ai fabbisogni di organico e dei nuovi ingressi di personale nell’Amministrazione (di qualifica dirigenziale e non), comprensive della presa di servizio dei segretari comunali di nuova nomina e della connessa, persistente carenza di tali figure nell’ambito dei comuni di fascia media.
Nella circostanza, nel condividere la programmazione delle prossime Conferenze regionali delle Autorità di Pubblica Sicurezza, i rappresentanti del Governo hanno ribadito l’importanza di individuare soluzioni comuni alle tematiche di interesse generale, pur nella consapevolezza dell’imprescindibile necessità di adattare le differenti strategie di intervento alle peculiarità dei singoli contesti territoriali di riferimento.
All’esito dell’incontro, il Prefetto Romano ha accompagnato i colleghi alla scoperta dei tesori vicentini, svelando le bellezze della Basilica Palladiana e del Teatro Olimpico, grazie alla sapiente guida della Direttrice dei Musei Civici di Vicenza Valeria Cafà.