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Ultimo aggiornamento
Giovedì 12 Settembre 2024, ore 12:24

Action-Day per la sicurezza ambientale nell’alto mantovano: 

scoperti discariche abusive e depositi di rifiuti speciali e di veicoli abbandonati 

con l’impiego di droni

Nella giornata di giovedì 21 marzo, è stata organizzata, secondo il modulo integrato dell’Action Day, un’iniziativa di vigilanza sul territorio volta al contrasto degli illeciti in materia ambientale, nell’ottica di rafforzare la tutela e conservazione degli ecosistemi e del patrimonio paesaggistico e prevenire il compimento di attività illegali, quali, in particolare, quelle relative al trattamento abusivo di rifiuti.

 

Il dispositivo coordinato è stato programmato, sulla base una valutazione congiunta interforze nell’ambito della Cabina di Regia sulla vigilanza ambientale, istituita presso la Prefettura di Mantova, con direttiva del Prefetto Gerlando Iorio.

 

In particolare, l’attuazione del dispositivo è stata preceduta da un’attività preparatoria di osservazione e sorveglianza, condotta mediante l’utilizzo di droni in dotazione al Comando Polizia Locale dell’”Unione Colli Mantovani”, grazie ai quali sono state individuate le aree da sottoporre a vigilanza mirata.

 

Alle attività hanno preso parte complessivamente 22 operatori, suddivisi in due gruppi operativi costituiti con il concorso del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, del Gruppo Carabinieri Forestali di Mantova, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, del Reparto aero-navale della Guardia di Finanza di Como, del Comando di Polizia Locale dell’”Unione Colli Mantovani”, del Comando di Polizia Provinciale, di ARPA e del Servizio Rifiuti dell’Amministrazione Provinciale. Il punto di coordinamento territoriale è stato attivato presso il Comando Stazione Carabinieri di Marmirolo.

 

Gli equipaggi su strada sono stati costantemente supportati, per tutta la durata degli interventi, dai droni del Comando Polizia Locale dell’”Unione Colli Mantovani” - pilotati da personale abilitato del medesimo Comando -, con lo scopo di migliorare ulteriormente l’individuazione dei profili di maggior criticità.

 

Gli accertamenti effettuati hanno portato alla scoperta di gestioni illecite di rifiuti.

In una zona agricola dell’Alto Mantovano è stata rilevata una discarica illegale, con estensione pari a circa 1.000 mq, di inerti, scarti edili, mezzi d’opera dismessi e altri rifiuti speciali.

Alle violazioni riscontrate in materia ambientale, ai sensi del Testo Unico dell’Ambiente, si sono aggiunte, nel corso del sopralluogo, anche violazioni in materia edilizia e paesaggistica, dovute principalmente alla modifica della conformazione dei terreni e al cambio di destinazione d’uso degli stessi, essendo l’area sottoposta a vincolo di tutela poiché afferente al Parco del Mincio. 

Su tutto quanto accertato in sede di accesso, sono in corso le opportune valutazioni delle risultanze acquisite in ordine agli eventuali rilievi di responsabilità penale, per cui è stata interessata l’Autorità Giudiziaria.

Inoltre, sono state controllate nella stessa area tre ditte, operanti nel settore del commercio di autoveicoli usati, che, complessivamente, impiegano 4 dipendenti, (di cui 3 di nazionalità straniera, per i quali è stato avviato l’accertamento sulla regolarità della posizione lavorativa). All’interno dei siti di pertinenza delle imprese verificate sono state accertate violazioni ambientali, riconducibili al deposito non autorizzato di veicoli, rimorchi e ad altri rifiuti speciali. 

Per la vicinanza di tali depositi con il canale diversivo del Fiume Mincio, verificata tramite ripresa aerea a mezzo drone, si ipotizzano, anche in questo caso, violazioni di matrice paesaggistica: il Dipartimento ARPA di Mantova provvederà ad analizzare i residui liquidi presenti nel terreno per eventuali fattori di contaminazione inquinante.

 

Ferme restando, anche in questo caso, le valutazioni in ordine alle possibili responsabilità penali, gli operatori hanno constatato la sussistenza di illeciti di natura amministrativa, per cui sono stati sottoposti a sequestro 2 veicoli privi di copertura assicurativa; per altri 30 veicoli rinvenuti, invece, sono in corso approfondimenti per verificare titolarità e provenienza, data l’assenza del registro di carico e scarico previsto ai sensi dell’art. 128 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.  

Sono state rilevate violazioni igienico-sanitarie, tra l’altro riguardanti la presenza di giacigli di fortuna all’interno degli spazi aziendali, utilizzati dai dipendenti. 

L’Amministrazione Comunale competente, inoltre, avvierà nei prossimi giorni le verifiche sulla regolarità delle segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA) presentate dalle imprese, con riferimento alle concrete attività esercitate dalle stesse, essendo emersa un’attività di riparazione auto non dichiarata. Gli aspetti di natura tributaria e fiscale, sono, invece, stati sottoposti al vaglio degli operatori della Guardia di Finanza intervenuti, in modo da conferire completezza ed organicità all’attività di controllo.

 

Il Prefetto Gerlando Iorio, nel corso del de-briefing convocato al termine delle operazioni, ha sottolineato l’importanza della sperimentazione in atto, che ha visto per la prima volta l’impiego di droni delle polizie locali in attività congiunte di controllo del territorio, evidenziando come il dispiegamento di iniziative incisive di contrasto, come quella posta in essere, possa effettivamente contribuire alle esigenze di conservazione e tutela del patrimonio ambientale della provincia a beneficio dell’intera comunità. 

Il Prefetto pertanto ha incoraggiato nuovamente tutti gli attori coinvolti a proseguire con l’utilizzo dei droni nella pianificazione dei propri servizi, in quanto supporti tecnologici di rapido e pronto impiego, idonei ad arricchire il novero degli strumenti a disposizione delle Forze di Polizia nelle iniziative di prevenzione, sottolineando come l’utilizzo di tali tecnologie possa costituire una strategia vincente per rendere sempre più efficace l’azione di controllo del territorio. Il Prefetto ha infine rinnovato l’auspicio che il modulo operativo avviato con le attività compiute nell’alto mantovano possa essere mutuato anche in altri contesti territoriali, in un’ottica di condivisione delle conoscenze e delle esperienze che non potrà che giovare alla sicurezza dei vari contesti territoriali.

 

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