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Ultimo aggiornamento
Martedì 12 Novembre 2024, ore 11:16
Confronto con cinquanta sindaci del canavese. Focus sulla sicurezza integrata

Più spazio di confronto e dialogo sulle tematiche della sicurezza, con il coinvolgimento dei Comuni e delle realtà sociali, economiche e sindacali: è la prima azione decisa dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica presieduto questa mattina dal prefetto Cafagna ad Ivrea, nell’aula magna del Liceo Gramsci, alla presenza di cinquanta sindaci del canavese.

E poi dare vita a uno strumento operativo agile su tutte le tematiche riguardanti la sicurezza che favorisca lo scambio informativo biunivoco tra soggetti istituzionali e della società civile utile a promuovere piani di intervento non limitati al singolo territorio comunale, per una prevenzione sempre più efficace. 

Per la prima volta il prefetto di Torino ha spostato il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica fuori dalla prefettura.  E’ il primo di una serie di Comitati che il prefetto Cafagna intende svolgere in vari comuni della provincia per un approfondimento specifico della situazione della sicurezza generale di ogni territorio con l’obiettivo di proiettarvi strategie sempre più efficaci a tutela del bene-sicurezza attraverso un approccio interistituzionale e multisettoriale e rispondere in maniera organica alle istanze dei cittadini, in chiave di prevenzione e repressione dei reati.

Mi sono posto il problema di avere un rapporto diretto con il territorio, con i cittadini e con i sindaci che sono il primo riferimento del territorio – ha tenuto a dire il prefetto - per questo motivo insieme ai componenti del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, ai rappresentanti delle specialità stradale e ferroviaria e ai Vigili del fuoco abbiamo deciso di avviare una sorta di Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica itinerante.

Normalmente sono i sindaci che vengono a Torino, nel capoluogo di provincia, a raccontare i loro problemi, ho trovato che fosse giusto che fossimo noi a portarci sul territorio per dare anche fisicamente il segnale della vicinanza del sistema della sicurezza al territorio ai sindaci e ai cittadini. Siamo partiti da Ivrea perché si tratta del territorio più distante rispetto a Torino, un territorio che ha problemi di sicurezza in senso ampio, penso anche ai temi della protezione civile, della viabilità, a quello delle azioni criminali attive nella zona, tutte questioni sulle quali i sindaci e la cittadinanza chiedono di essere affiancati, di essere supportati.

Tra i numerosi temi al centro del dibattito furti, baby gang, implementazione dei sistemi di videosorveglianza, lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, contrasto ai fenomeni predatori, ruolo delle Polizie locali, da promuovere e valorizzare anche attraverso convenzioni tra comuni, funzionali anche ad affiancare le Forze di polizia nei controlli per la sicurezza stradale, prevenzione e contrasto di reati, comportamenti illeciti e in generale violazioni di regole, a partire dai luoghi di maggiore aggregazione con riferimento alla valorizzazione delle forme di aggregazione positiva e al contrasto di quelle negative,  organizzazione di attività educative e sociali per promuovere  momenti  di informazione e testimonianza sui danni derivanti dall’abuso di sostanze alcoliche e di droghe, specie tra i giovani, al fine di rafforzare la conoscenza delle norme comportamentali perchè diventino anch'esse misure di prevenzione.  

All’incontro erano presenti, oltre al Prefetto Cafagna, il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, il vice sindaco metropolitano Jacopo Suppo, il vice Questore vicario Luigi Mitola, il comandante provinciale dei Carabinieri Generale Roberto De Cinti e il Generale della Guardia di Finanza Carmine Virno, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Vincenzo BennardoCon loro, ben 50 sindaci del Canavese, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, chiamati a collaborare in questa importante azione di tutela del territorio.

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