I cittadini, portatori di interessi legittimi riconosciuti rilevanti, possono proporre ricorso gerarchico al Prefetto avverso una serie di atti non definitivi adottati da Questore della provincia, nelle seguenti materie:
- Immigrazione (revoche e dinieghi permessi di soggiorno);
- Stalking (ammonimento ex artt. 7-8 L.38/2009);
- Violenza domestica (ammonimento ex art.3 D.L. 93/2013 convertito in L.119/2013);
- Rimpatri con foglio di via obbligatorio ovvero divieto di soggiorno in una o più località;
- lrrogazione del "divieto di assistere ad avvenimenti sportivi" (cd. "D.A.SPO.");
- Divieto di accesso (c.d. "DASPO urbano", provvedimenti ex art.10 D.L. n.14/2017 convertito in L.n.48/2017);
- Avviso orale.
In esito al ricorso il Prefetto può:
- dichiarare inammissibile il ricorso se riconosce che non poteva essere proposto
- assegnare al ricorrente un termine per la regolarizzazione, ove ravvisi una irregolarità sanabile
- dichiarare il ricorso improcedibile, ove il ricorrente non provveda alla regolarizzazione
- respingere il ricorso, se riconosce infondato il ricorso
- accogliere per motivi di legittimità o di merito ed annullare o riformare l'atto impugnato.
La decisione adottata viene notificata agli interessati.
VICEPREFETTO AGGIUNTO: Dott.ssa Angelica TOSI
Email: angelica.tosi@interno.it
Ricorsi avverso i provvedimenti del Questore
Informazioni: chiarimenti e informazioni circa lo stato delle pratiche possono essere richiesti via mail all'indirizzo protocollo.prefpo@pec.interno.it , indicando nell'oggetto gli estremi del ricorso ed il nominativo del ricorrente.
Chi può fare ricorso
Chiunque abbia interesse ad annullare o riformare l'atto del Questore.
Modalità di presentazione del ricorso
Il ricorso, munito di marca da bollo da € 16,00, deve essere presentato entro il termine di trenta giorni dalla data della notifica o della comunicazione in via amministrativa del provvedimento del Questore e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza, secondo una della seguenti modalità:
- tramite P.E.C. , all'indirizzo protocollo.prefpo@pec.interno.it . Al ricorso deve essere apposta la firma digitale, allegando la certificazione dell'avvenuto versamento dell'imposta di bollo in modo virtuale. In alternativa, ai fini della prova del pagamento dell'imposta, la marca da bollo potrà essere apposta sul ricorso - da conservarsi in originale presso la propria sede o ufficio - provvedendo all'annullo della stessa. Il documento, unitamente a tutti gli allegati, dovrà quindi essere inviato telematicamente, con l'indicazione del numero identificativo della marca da bollo utilizzata;
- di persona, presso la Prefettura - U.T.G. - Ufficio Protocollo - che rilascia ricevuta dell'avvenuta presentazione;
- tramite raccomandata con avviso di ricevimento. In tal caso, ai fini del computo della scadenza dei termini di presentazione, fa fede la data di spedizione.
Documentazione richiesta
- ricorso con marca da bollo da € 16,00
In caso di trasmissione del ricorso via P.E.C. : certificazione dell'avvenuto versamento dell'imposta di bollo da € 16,00. - eventuali atti o documenti a supporto dei motivi del ricorso.
Riferimenti normativi
- T.U.LL.P.S.
- D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199