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Ultimo aggiornamento
Lunedì 4 Novembre 2024, ore 15:53
Il Prefetto Romano alla cerimonia di Traslazione delle spoglie del giudice Livatino

Martedì 29 ottobre, S.E. il Prefetto Filippo Romano ha presenziato alla cerimonia di Traslazione delle spoglie di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.

L’intenzione è quella di fare della chiesa di Santa Chiara il Santuario del beato Livatino, martire della fede e della giustizia, un luogo simbolico della nuova evangelizzazione, con un linguaggio legato al tema della giustizia e della legalità. A darne l’annuncio è stato monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, al termine dell’Assemblea diocesana convocata proprio a Canicattì nella chiesa di Santa Chiara.

Inoltre, la chiesa di Santa Chiara essendo  dotata di un’aula liturgica capace di accogliere più di mille fedeli e di strutture di servizio adeguate all’accoglienza dei devoti, favorirà un pellegrinaggio simbolico anche nei luoghi degli affetti e della vita cristiana del beato: la Chiesa Madre, dove ha ricevuto il battesimo; la chiesa parrocchiale di san Domenico, dove ha ricevuto la Cresima, ha vissuto il suo cammino di fede, dove tutte le domeniche si recava a Messa assieme ai genitori e dove è stata aperta nel 2011 e successivamente chiusa nel 2018 la causa diocesana di beatificazione; infine la casa natale, dove ha vissuto fino all’ultimo giorno con i genitori, ma anche dove viveva un boss mafioso, tra i coinvolti nel suo tragico omicidio sulla statale 640Caltanissetta-Agrigento in corrispondenza del viadotto Gasena. Anche questo è un luogo di memoria, con la presenza del monumento fatto erigere dai genitori e, da alcuni mesi, di un parco a lui dedicato.

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