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Ultimo aggiornamento
Lunedì 24 Giugno 2024, ore 12:43
Modalità operative concordate in Prefettura

All'esito di una riunione tenutasi il 21 giugno 2024, in Prefettura, sono state stabilite due diverse modalità di approvvigionamento dell'acqua per i residenti in provincia: una per chi ha un contratto con Aica e quindi viene rifornito ordinariamente da Aica e l'altra per chi non ha nessun rapporto contrattuale con Aica. 

Ecco quale sarà l'iter, stabilito per Sciacca, ma valido anche per gli altri Comuni della provincia, partendo dal Capoluogo. 

PRIMA OPZIONE: quanti hanno un rapporto contrattuale con Aica e sono senz'acqua potranno richiedere l'intervento dell'autobotte chiamando direttamente Aica. Sarà quest'ultima a contattare le ditte di autobotte, seguendo una lista. Fatta salva la possibilità per l'utente di poter scegliere la propria ditta di fiducia, ma sempre dopo aver chiamato Aica e averlo concordato. 

Quindi la chiamata va fatta ad Aica e non alla ditta di autobotti. L'esempio: Tizio chiama Aica e Aica manderà l'autobotte, oppure Tizio attraverso Aica sceglie la ditta di fiducia fra quelle accreditate. Per l'utente c'è il pagamento per il trasporto, mentre l'acqua che verrà rifornita verrà messa in bolletta. 

SECONDA IPOTESI: chi non ha rapporti in essere con Aica, chiamerà direttamente gli autobottisti sulla base dell'elenco prefissato da Aica. Sul sito di Aica e su quello del Comune ci sarà un elenco di autobottisti censiti. L'autobottista andrà a rifornirsi presso il centro di distribuzione, farà il trasporto dell'acqua e la scaricherà all'utente. Il trasporto verrà pagato all'autobottista, l'acqua all'Aica. In questo caso, l'autobottista avrà con sè un modulo che dovrà essere compilato con nome, cognome, codice fiscale, via di residenza, indirizzo mail, numero di telefono. Nel modulo verrà indicata la quantità d'acqua di cui l'utente viene rifornito e il costo per metri cubi. Somma che dovrà essere pagata ad Aica che manderà a casa del cittadino un bollettino. 

A titolo d'esempio: se si riceverà un quantitativo d'acqua per cui si dovranno pagare 40 euro, la riscossione la farà l'Aica. L'autobottista andrà da Aica con il modellino compilato e dirà: sono stato chiamato da Tizio, sono andato lì, ho scaricato 20 metri cubi di acqua, questa è la ricevuta. Aica potrà così contabilizzare, censire l'utente e chiedergli il pagamento di quel quantitativo di acqua. Due canali diversi, dunque. Uno per chi ha un rapporto in essere con Aica e uno per chi questo rapporto non ce l'ha. Tuttavia, tutti gli autobottisti censiti garantiscono che l'acqua proviene da Aica e quindi è un'acqua salubre. 

Qualora dovessero essere chiamati autobottisti che non sono nell'elenco prefissato da Aica si starà chiamando un soggetto abusivo e non si conoscerà la provenienza dell'acqua. In conclusione, le modalità sono chiare: all'autobottista si paga solo il trasporto; invece, Aica chiederà i soldi dell'acqua che ha fornito o, ordinariamente, nella classica bolletta oppure con un bollettino che arriverà via mail. All'autobottista non si paga l'acqua e di fatto, l'autobottista censito diventa il braccio operativo di Aica.

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