L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.


Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.


Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16.00 (vedi il modello 7)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

Riferimenti normativi

  • R.D. 18/06/1931, n. 773, artt. 8, 9, 10,11, 13, 134, 135, 136, 137
  • R.D. 06/05/1940, n. 635, artt. 257, 258, 259, 260
  • art. 327 bis c.p.p.
  • art. 222 delle norme di attuazione, coordinate e transitorie nel c.p.p. , approvate con il D.Lgs.vo 28/07/1989 n. 271, come specificato dalla legge 7 dicembre 2000, n.397
  • D.P.R. 4/8/2008, n. 153
  • Decreto del Ministero dell'Interno 1/12/2010, n. 269
  • Circolari del Ministero dell'Interno n. 557/PAS/2731/10089.D(1)del 29.02.2008, n. 557/PAS 15403.10089.D.(1)REG del 15.12.2008 e n. 557/PAS/4935.10089.D(1) Reg. del 24.3.2011 con l'allegato Vademecum operativo;
  • Decreto Legge 9.2.2012 n. 5, convertito in L. 4.4.2012 n. 35


 

Ultimo aggiornamento
Lunedì 11 Marzo 2024, ore 11:25