Contrasto alle condizioni di fragilità economica. Sottoscrizione dell’intesa operativa sugli indirizzi e sulle regole in materia di affidamenti dei servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi, nonché per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
Nella mattinata odierna, presso la prefettura di Mantova, è stato sottoscritto il “protocollo d’intesa sugli indirizzi e sulle regole in materia di affidamenti dei servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi, nonché per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”.
Il documento, che si propone di aggiornare e rendere più operativo il protocollo già sottoscritto sempre presso questa Prefettura il 13 ottobre 2015, è stato elaborato su impulso del Prefetto di Mantova dott. Gerlando Iorio all’esito di una serie di incontri tenutisi nei mesi scorsi con le organizzazioni sindacali, la Provincia di Mantova e le organizzazioni di categoria (Confcooperative Mantova, Legacoop Mantova) con l’intento di adeguare ed attualizzare lo strumento al mutato quadro normativo intervenuto in materia di contratti pubblici.
Alla sottoscrizione hanno preso parte, oltre al Prefetto di Mantova, il Presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, il Sindaco del Comune di Asola Moreno Romanelli, il Direttore Provinciale di INPS Andrea Bohuny, il Direttore Provinciale di INAIL Pasquale Vella, il Direttore Generale di ATS – Val Padana Ida Maria Ramponi, il Direttore Generale dell’ASST “Carlo Poma” Anna Gerola, il Presidente di Confcooperative Mantova Emanuele Gollini, il Presidente di Legacoop Lombardia Paolo Rinoldi, il Segretario di UIL Mantova Fabio Caparelli, unitamente ai referenti delle Segreterie Territoriali di CGIL, Mauro Mantovanelli e di CISL, Luca Lucchini.
Il documento risponde alla duplice esigenza di monitoraggio della fase dell’assunzione e dell’impiego di particolari categorie di dipendenti che operano in condizioni di fragilità economica e, quindi, di tutela dei lavoratori, nonché di supporto all’operato delle stazioni appaltanti, soprattutto attraverso la predisposizione di linee guida per l’individuazione del miglior contratto collettivo da applicare al personale dipendente.
In particolare, in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 11, comma 2, del vigente Codice dei contratti pubblici (d. lgs. 36/2023), ai sensi del quale le stazioni appaltanti sono tenute a indicare espressamente nei bandi e negli inviti il contratto collettivo da applicare al personale dipendente impiegato nell’appalto o nella concessione, il protocollo si propone, attraverso le citate linee guida, di fornire assistenza alle amministrazioni contraenti, agevolandole nell’individuazione del contratto che garantisca le migliori tutele economiche e normative ai lavoratori impiegati.
Il protocollo sottoscritto persegue la finalità di garantire, nell’ambito delle procedure di affidamento dei servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi e per l’inserimento lavorativo, un livello ottimale di efficienza e qualità degli stessi, non disgiunto da un corretto confronto concorrenziale, in conformità alla disciplina normativa applicabile in ogni settore considerato.
Per l’attuazione del protocollo, è stato istituito presso la Prefettura un Tavolo di Monitoraggio, composto dai rappresentanti delle associazioni datoriali, delle organizzazioni sindacali e degli enti sottoscrittori, quale sede istituzionale per l’analisi delle problematiche e delle criticità segnalate dalle parti sottoscrittrici, nonché per la valutazione e l’elaborazione di best practices da proporre alle stazioni appaltanti.
Il Prefetto, nel ringraziare tutti gli attori che hanno collaborato alla stesura del documento, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa che si pone nell’ottica di assicurare sempre più estesi percorsi di legalità, sottolineando il contributo in tal senso già fornito in sede di riunioni del Tavolo di Monitoraggio, che ha portato a segnalare al Gruppo Interforze Antimafia, istituto presso la Prefettura, le particolari situazioni emerse, rilevanti anche sotto l’ulteriore profilo dell’intercettazione di possibili condizionamenti della criminalità organizzata.