giornata_della_memoria_2024.jpg
Data
8 minuti, 46 secondi di lettura
Ultimo aggiornamento
Lunedì 29 Gennaio 2024, ore 08:56
Notizia - GIORNATA DELLA MEMORIA 2024

Nella mattinata odierna, nella sala dalla Chiesa di Villa Whitaker,  sede della Prefettura di Palermo, si è svolta la cerimonia commemorativa della “Giornata della Memoria”, istituita con la legge 20 luglio 2000, n. 211, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione e lo sterminio del popolo ebraico, coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte e chi si è opposto a quello sterminio, per salvare vite umane fino al sacrificio della propria.

Presenti le Istituzioni cittadine unitamente ai vertici della magistratura ordinaria e contabile e delle Forze di Polizia territoriali e al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.

Dopo l’esecuzione del“Canto degli Italiani”, il Prefetto Massimo Mariani ha rivolto un saluto e un ringraziamento alle Autorità e ai giovani studenti presenti, ponendo in evidenza il valore della memoria in un momento in cui si stanno manifestando tendenze antisemite a seguito dei gravissimi episodi che si stanno verificando in Medio Oriente.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti diversi istituti scolastici, sia della città che della provincia. Gli studenti, accompagnati dai dirigenti scolastici e dai docenti, hanno esposto le elaborazioni artistiche e multimediali di loro produzione realizzate sul tema.

Gli alunni delle classi quinte del I^ Circolo “Don Milani” di Villabate hanno presentato il lavoro con il quale hanno superato le selezioni regionali del concorso “I Giovani ricordano la Shoah” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Gli studenti, mediante un Book composto da rappresentazioni grafiche e didascalie, hanno raccontato la scelta di coraggio di Giulia Florio e del marito Achille Afan de Rivera Costaguti, i quali, durante l’occupazione di Roma da parte dei tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, diedero rifugio a decine di Ebrei salvandoli da una fine terribile.

Per tale gesto coraggioso, sono stati riconosciuti dallo Yad Vaschem come “Giusti tra le nazioni” e i loro nomi sono incisi nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme e nel Giardino dei  Giusti di Palermo.

I piccoli allievi della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale “Rosario Livatino” di Ficarazzi al fine di riflettere sul significato di questa drammatica pagina della storia dell’umanità, hanno voluto ricordare le discriminazioni del passato per capire quelle attuali. In particolare, attraverso la metodologia del role playing e della drammatizzazione, indossando il caratteristico pigiama a righe degli Ebrei, hanno impersonato i protagonisti della Shoah, ricostruendone i vissuti e riportando al presente le emozioni.  Questo percorso li ha altresì guidati a riflettere sulla situazione bellica che affligge il mondo contemporaneo e a rintracciare analogie con il passato nel conflitto tra Israele e la Palestina.

Gli studenti dei Licei dell’Educandato Statale “Maria Adelaide”di Palermo hanno dato lettura di testimonianze sulla deportazione degli Ebrei stranieri internati a San Donato Val di Comino. Tale località, in provincia di Frosinone, ospitò il gruppo più numeroso d’internati del Lazio e fu una delle principali località d’internamento libero d’Italia. 

La lettura, da parte degli alunni, delle testimonianze degli internati a San Donato ha permesso di rendere vivo il ricordo di quel tragico e oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell’Europa.

Gli alunni del Liceo Scientifico Statale “Benedetto Croce” di Palermo hanno condiviso le proprie riflessioni sul tema della Shoah, illustrando le opere realizzate nell’ambito della XXII edizione del concorso “I Giovani ricordano la Shoah”. In particolare, gli alunni delle classi 4DA e 5BA, mediante la realizzazione di un giornale e di un video, hanno ripercorso la storia dei cittadini di religione ebraica presenti in Sicilia nei terribili anni della Seconda Guerra Mondiale, una piccola comunità non organizzata ma ben inclusa nel contesto sociale ed economico dell’isola. La classe 5CA del medesimo istituto, invece, ha partecipato al concorso con la costruzione di un sito web finalizzato ad offrire ai giovani studenti delle scuole, attraverso un linguaggio semplice e immediato, una visione dei campi di concentramento italiani dopo l’armistizio del 1943. Il sito web realizzato risulta intuitivo grazie alla presenza di un video esplicativo e all’uso di cartine interattive, attraverso cui è semplice accedere ai luoghi e alla storia corredata da fotografie dei deportati e delle loro famiglie. Un’altra sezione è dedicata alle testimonianze/esperienze in cui è possibile prendere visione, non solo di volti noti, quali Primo Levi e Liliana Segre, ma anche di quei bambini, donne e uomini, che hanno tessuto la microstoria dell’Italia ebraica negli anni tra il 1943 e il 1945. Una terza sezione è destinata alle donne partigiane ed oppositrici politiche ebree al regime nazifascista Cirila Marc, Francesca Mihelj, Olga Petrovic e Ondina Peteani. Il sito, così composto, è il frutto del lavoro corale e interdisciplinare svolto dagli alunni, che dopo un’accurata e partecipata ricerca, con l’aiuto dei docenti di Storia, Filosofia, Letteratura Italiana, Religione e Informatica, hanno elaborato il portale.

I ragazzi del Liceo Classico Internazionale “Umberto I” di Palermo si sono esibiti in una danza dal titolo “La bambina di Terezin” che è un piccolo estratto dello spettacolo “Memorie della Shoah”, costruito all’interno del “Laboratorio di Teatrodanza del Liceo Classico Umberto I” con la regia e la coreografia della Prof.ssa Marcella Barbaro. Lo spettacolo  ha vinto il primo premio “Tindari Teatro giovani” 2023. La coreografia, dedicata ai bambini del campo di concentramento di Terezin, è ispirata al discorso che Liliana Segre ha tenuto al Parlamento Europeo il 27 Gennaio del 2020. Sulla musica di John Williams, una solista ha danzato davanti ad un filo spinato, volteggiando insieme ad una “farfalla gialla” che custodisce fra le mani come fragile e delicato gioiello prezioso, su uno sfondo costituito da tanti volti stanchi e scarni, che osservano tristi le due figure danzanti. Il pezzo si è concluso in un climax ascendente, in cui tutti hanno osservato il levarsi in volo della farfalla gialla”, alta sopra i fili spinati, simbolo di speranza e libertà.

All’evento ha partecipato, altresì, la prof.ssa Luciana Pepi, Presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, che nel suo intenso intervento dal titolo “La Memoria della Shoah Oggi” ha reso omaggio alla memoria delle vittime della Shoah, al sacrificio e alla rinascita del popolo ebraico anche in considerazione dell’attuale conflitto in Medio Oriente. In particolare, la prof.ssa Pepi ha sottolineato l’importanza di non appiattire la cultura ebraica soltanto alla Shoah, evidenziando che la cultura ebraica è cultura di vita e non di morte. La stessa ha, inoltre, posto in evidenza come conoscere il passato e fare memoria della Shoah consenta di capire il presente e rispetto al conflitto in atto, quindi, ha invitato a non dare un giudizio affrettato o superficiale, ricordando che “se è lecito criticare il governo Israeliano, non è lecito utilizzare pregiudizi e luoghi comuni nei confronti di tutti gli ebrei del mondo e che la critica ad Israele, al suo governo, conduca all’attacco di tutti gli Ebrei è inaccettabile”.

La giornata di memoria della Shoah è stata allietata dalle musiche eseguite dall'Ensemble di Fiati del Conservatorio di Musica "A. Scarlatti" di Palermo. Tale gruppo strumentale, composto da soli allievi, diretto dall’allievo della classe di direzione d’orchestra del Conservatorio Vincenzo Baldone e coordinato dal maestro Salvatore Palmeri, ha eseguito due cantate composte da J.S. Bach. Durante la Guerra i musicisti perseguitati reagivano usando la loro arte come una forma di resistenza spirituale e come strumento di denuncia dell’oppressione. E’ stato accertato che, in alcuni campi di concentramento, i musicisti segregati venivano usati per tenere concerti al fine di intrattenere i soldati, prediligendo proprio l’esecuzione di brani del compositore tedesco Johann Sebastian Bach.

Alcuni dei lavori degli studenti saranno consultabili sul sito istituzionale della Prefettura di Palermo.

La cerimonia si è conclusa con i ringraziamenti che il Prefetto ha rivolto ai partecipanti per l’attenzione e agli studenti che hanno espresso con grande sensibilità, mediante danze, versi, immagini e filmati, il loro personale contributo alla memoria di quel tragico e oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell’Europa.

 

                                                          IL CAPO DI GABINETTO

                                                                        (Baratta)

Tag
FacebookTwitterWhatsappTelegram
Topic