Responsabilità e impegno: queste le parole con le quali il Prefetto, Michela La Iacona, ha esortato le giovani generazioni ad avere cura della nostra Repubblica, nel giorno del suo 78° anniversario.
Tanti i cittadini che in Piazza delle Carceri hanno voluto condividere la "Festa di tutti gli italiani" dimostrando di essere coscienti del valore che assume la ricorrenza del 2 giugno e della necessità di essere attenti "guardiani" della democrazia.
Le celebrazioni hanno avuto inizio con il tradizionale ingresso dei Gonfaloni dei Comuni della provincia e dei Labari delle Associazioni combattentistiche e d'Arma.
Il Prefetto, accompagnato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, ha passato in rassegna i Reparti schierati.
Successivamente, sulle note dell'Inno di Mameli - eseguite dalla Banda dell'Associazione Nazionale Finanzieri - dopo l'Alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti, è stata data lettura del tradizionale messaggio che il Presidente della Repubblica, in occasione del 2 giugno, rivolge ai Prefetti.
A seguire, l'allocuzione del Prefetto che, nell'esprimere il proprio orgoglio di essere un Prefetto della Repubblica e di poter "servire" la Repubblica con assoluta dedizione e con slancio e passione per essere garante, unitamente alle altre Istituzioni, delle conquiste faticosamente raggiunte e celebrate nella nostra Costituzione , ha sottolineato che la Festa della Repubblica non è solo un momento di celebrazione, ma anche di profonda riflessione sul cammino che abbiamo percorso e su cosa ancora possiamo e dobbiamo fare.
Il Prefetto ha evidenziato che dobbiamo ricordarci di dare un senso ad alcune parole semplici che spesso dimentichiamo e che, invece, meritano di essere costantemente declinate; una di queste è la parola responsabilità, responsabilità nel nostro agire. Essere responsabili significa essere agenti attivi, fare cioè ognuno la propria parte al meglio delle proprie possibilità, promuovendo il rispetto delle regole, il valore della legalità e la lotta contro ogni forma di corruzione, che è il primo nemico della libertà di ciascuno.
Il Prefetto ha sottolineato, ancora, come sia assolutamente indispensabile impegnarci a trasmettere con entusiasmo alle nuove generazioni il prezioso patrimonio che abbiamo acquisito senza stancarci mai perché i ragazzi sono i migliori alleati per custodirlo e per confidare in un futuro migliore.
La cerimonia è stata impreziosita dall'intervento di Andrea e Sofia, 2 alunni in rappresentanza della quinta classe B della scuola primaria "Carlo Alberto Dalla Chiesa" di Prato che, con la spontaneità che contraddistingue i bambini, hanno letto delle brevi ma profonde riflessioni sul significato di questa giornata. Andrea, facendosi interprete del pensiero dei propri compagni si è soffermato sull' art. 3 della Costituzione cogliendo il valore dei principi in esso enunciati, giacché proprio in virtù del principio dell'uguaglianza i suoi compagni stranieri e una compagna non vedente possono frequentare la scuola come tutti. Anche l' art. 37 ha colpito l'attenzione dei piccoli alunni che hanno evidenziato quanto sia importante che le donne lavoratrici abbiano pari diritti perché la donna non deve essere pagata di meno se fa lo stesso lavoro dell'uomo.
Sofia ha evidenziato di essere una bambina di origine cinese, nata a Prato, dove grazie al principio costituzionale di uguaglianza ha potuto integrarsi con la propria mamma in questa città.
Parimenti, significativa è stata la riflessione compiuta da Giorgia, in rappresentanza degli alunni della terza classe A-Gr dell'Istituto Professionale "Guglielmo Marconi" di Prato. L'attenzione è stata posta sull'articolo 139, l'ultimo della Costituzione, ma con un significato importante perché sancisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale. In questo articolo, la parola Repubblica è una parola santuario, una parola-luogo che vigila sui diritti fondamentali di tutti gli italiani...rappresentando il sunto della nostra storia dopo l'esperienza devastante della dittatura fascista. Per questi motivi, ha esortato tutti a ricordare che il rosso scarlatto del tricolore rammenta quotidianamente la passione e il sangue del sacrificio degli eroi che hanno reso possibile ciò di cui beneficiamo e che non dobbiamo dare per scontato.
Il Prefetto ha espresso gratitudine ai giovani studenti per l'entusiasmo con cui si sono impegnati ad interpretare i valori fondamentali della nostra Costituzione e ai docenti che con autentica passione si dedicano alla loro formazione incidendo significativamente sul loro futuro percorso di vita.
Sono state, inoltre, consegnate 5 onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
I festeggiamenti ufficiali si sono conclusi con il suggestivo dispiegamento, dalla cima delle mura del Castello dell'Imperatore, del vessillo tricolore a cura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
La Festa della Repubblica è proseguita in piazza Duomo dove sono stati esposti i mezzi istituzionali e allestiti gli stand a cura della Questura, dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Provinciale, della Polizia Locale, della Protezione Civile Comunale e della Croce Rossa Italiana.
Infine, con la collaborazione delle Associazioni Confcommercio e Confesercenti, le vetrine dei negozi della città sono state adornate con il simbolo del tricolore.
Prato, 2 giugno 2024
L'addetto stampa