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Sono dieci le interdittive firmate dal prefetto Maria Rita Cocciufa nel 2024, a conferma di come, anche nel nuovo anno, la prevenzione amministrativa antimafia continui ad essere uno degli obiettivi cardine dell’attività dell’Ufficio territoriale del Governo.

«Questo dato – ha commentato il prefetto – rispecchia l’impegno quotidiano sul fronte antimafia non solo della prefettura ma anche delle forze di polizia che, pur essendo impiegate nella costante attività di controllo del territorio e di polizia giudiziaria, contribuiscono in maniera significativa ai lavori del gruppo interforze antimafia (cd. GIA) e, quindi, all’adozione dei provvedimenti interdittivi».

È proprio di questa settimana, peraltro, l’esito di una complessa attività di polizia giudiziaria, coordinata dalla procura di Reggio Emilia, culminata nella brillante operazione condotta da carabinieri e guardia di finanza che ha fatto emergere un’organizzazione criminale, collegata alla ’ndrangheta, che utilizzava fatture false per riciclare denaro, con ramificazioni in diverse regioni.

«Tale operazione – ha detto il prefetto Cocciufa – da un lato evidenzia le competenze, la professionalità, la capacità investigativa e la dedizione delle locali forze di polizia, cui va il mio personale plauso per il brillante risultato conseguito; dall’altro, mette in luce la complessità di questo territorio, che continua a rivelarsi particolarmente permeato dalla criminalità organizzata, che gestisce significative quantità di denaro ed esercita pressioni anche con forme e modalità  sofisticate nei confronti di aziende che si rivelano compiacenti, e rimarca quindi la necessità di non abbassare la guardia nelle attività di prevenzione e repressione di tale fenomeno, a tutela e salvaguardia del tessuto economico e sociale sano di questa provincia».

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