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Ultimo aggiornamento
Lunedì 21 Ottobre 2024, ore 07:42

È attivo da venerdì pomeriggio, senza soluzione di continuità, il Centro di coordinamento dei soccorsi presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa per gestire gli effetti che il maltempo di questi giorni ha provocato sulla provincia reggiana, al quale a partire da oggi partecipano anche funzionari inviati appositamente dal Dipartimento di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il CCS è stato inoltre affiancato, a partire da ieri mattina, dal presidio costante della SOPI (Sala operativa provinciale integrata), istituita presso la sede del Centro unificato di protezione e in continuo contatto con tutti i centri operativi comunali attivati in queste ore.

Nell’ultima riunione del CCS, tenutasi alle 17.00, è stato fatto il punto della situazione ed è stata definita la strategia per gestire nell’immediato le criticità idrauliche che hanno colpito principalmente la Bassa. Da un lato, sono già iniziati i lavori di ricostruzione degli argini corsi d’acqua fuoriusciti (soprattutto Crostolo, Cavo Cava e Canalazzo Tassone) a cura di AIPO, che ha assicurato che entro domani tutti gli interventi saranno quantomeno avviati; dall’altro, il Consorzio di bonifica dell’Emilia cercherà di scaricare gli ingenti quantitativi d’acqua confluiti nella rete dei canali anche a causa della rottura degli argini dei torrenti, anche utilizzando manovre straordinarie tra cui l’allagamento artificiale di alcuni magazzini consortili.

Il comune maggiormente colpito dagli allagamenti è quello di Cadelbosco di Sopra, che, con il supporto delle squadre di volontari di protezione civile e di una colonna della Croce Rossa, ha evacuato diverse famiglie, accogliendole in apposite strutture comunali. L’area evacuata e quelle limitrofe sono vigilate h24 da Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia stradale, e sono assistite dal posto di comando avanzato di una squadra di soccorso acquatico dei Vigili del fuoco.

La risposta del sistema di protezione civile complessivamente inteso – ha detto il prefetto in chiusura dell’incontro di questo pomeriggio – si sta dimostrando all’altezza di questa complessa sfida, che ci vede impegnati su molteplici fronti, dal soccorso pubblico in senso stretto al monitoraggio dei fenomeni idraulici, passando per la vigilanza delle zone alluvionate e per la gestione della viabilità. D’altronde, possiamo contare, oltre che sulla fondamentale disponibilità delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco, sul prezioso coordinamento degli interventi dell’Agenzia di protezione civile e sull’eccezionale expertise degli organismi tecnici, nonché sul lavoro dei sindaci che, senza risparmio di energie e in sinergia con il CCS, sono impegnati direttamente sul campo, a stretto contatto con le popolazioni coinvolte”.

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