Si è tenuta stamattina in prefettura la prima riunione del tavolo tecnico sulle vulnerabilità della popolazione migrante della provincia di Reggio Emilia, specie quella riguardante i richiedenti protezione internazionale, presieduta dal prefetto Maria Rita Cocciufa. Hanno partecipato, oltre agli enti gestori dei servizi di accoglienza, i rappresentanti della regione Emilia Romagna, della questura, dei servizi sociali del comune di Reggio Emilia e di tutte le unioni di comuni della provincia, della AUSL, nonché il referente per l’Emilia Romagna del servizio centrale SAI (Servizio di accoglienza e integrazione).
In apertura il prefetto ha richiamato l’art. 17 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, che disciplina le modalità di accoglienza delle persone portatrici di esigenze particolari, precisando che le misure adottate devono tenere conto della specifica situazione delle persone vulnerabili.
«Per favorire procedure e strumenti uniformi da utilizzarsi per la presa in carico delle persone vulnerabili in tutte le fasi dell’accoglienza, dal momento dell’ingresso sul territorio – ha evidenziato il prefetto – è stato adottato un apposito Vademecum [reperibile sul sito del Ministero dell’Interno (https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2023-06/vademecum.pdf)].
«Il testo in questione – ha proseguito il prefetto, presentando tale documento – pur trattandosi di uno strumento pratico che contiene tabelle operative atte a delineare le azioni da compiere per la rilevazione delle vulnerabilità da parte degli attori chiamati a intervenire in un determinato momento del percorso di accoglienza, contiene anche approfondimenti tematici, riferimenti normativi e hyperlink a documenti di riferimento (anche internazionali) che danno la possibilità ai fruitori di approfondire le proprie conoscenze e sviluppare nuove risorse per la presa in carico delle persone vulnerabili. Fornisce inoltre indicazioni operative atte a facilitare la comunicazione fra tutti gli attori, istituzionali e non, coinvolti nel sistema di accoglienza, ritenendo tale sinergia quale fattore chiave non solo per il rafforzamento del sistema di governance ma anche per un efficace meccanismo di referral a favore di una adeguata presa in carico delle persone vulnerabili».
Proprio per implementare a livello territoriale tali indicazioni, rafforzando il collegamento tra i sistemi di accoglienza ed i servizi territoriali, è stato costituito a livello provinciale il tavolo sulle vulnerabilità riunitosi per la prima volta stamattina, che avrà il compito di supportare gli enti di accoglienza nella rilevazione e nella gestione delle situazioni di vulnerabilità.
Il gruppo di lavoro, che nelle prossime settimane si riunirà anche in forma ristretta, si occuperà altresì di individuare e diffondere buone prassi nella presa in carico dei soggetti vulnerabili, compresi quelli che si presentano spontaneamente presso la questura o che vengono rintracciati sul territorio dalle forze di polizia.