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Ultimo aggiornamento
Martedì 4 Giugno 2024, ore 15:19
Cerimonia del 2 Giugno - Festa della Repubblica

Discorso del PREFETTO

Un saluto a tutti i presenti e in particolare agli insigniti a cui a breve avrò l'onore di consegnare, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni l'onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica.


 

Oggi è ancora il 2 giugno. Sono passati settantotto anni da quando, con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, gli italiani, scegliendo la Repubblica, cominciarono a costruire una nuova storia.


 

Con la scelta repubblicana, si apriva una storia di libertà. Storia di democrazia, dopo la tragedia, i lutti e le devastazioni della guerra e dell'occupazione nazista.


 

Fu proprio la scelta repubblicana il presupposto che rese possibile radicare, nel sentimento profondo del popolo, le ragioni di una unità e di una coesione più forti, favorendo il dispiegarsi di nuove energie, di nuovi protagonisti nella vita pubblica.


 

L'Italia è stata ricostruita dalle macerie. La Costituzione ha indicato alla Repubblica la strada da percorrere. Come lo fu allora, è ancora oggi tempo di costruire il futuro insieme.


 

In occasione della festa del 2 giugno dello scorso anno, il Presidente Mattarella ha iniato un messaggio ai prefetti sottolineando: "È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l'emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini. La vicinanza alle fasce più fragili della popolazione, alle situazioni di marginalità - per migliorare, a partire dai contesti più difficili, la qualità della vita nei territori - con un'attenzione particolare ai fenomeni di degrado e alle situazioni di disagio sociale, soprattutto dei giovani e degli anziani, è tema che interpella le Prefetture, con effetti positivi sulla coesione sociale e la sicurezza delle comunità".


 

Ed è in tale ottica che la Prefettura di Siena ha orientato la sua attività, in sinergia con gli enti territoriali e la società civile, in materia di contrasto alle truffe agli anziani, piaga della società digitalizzata, in tema di migranti coniugando, ove possibile, le norme di legge con il principio di accoglienza dei fragili e dei bisognosi, in relazione alla tutela dei fondi del PNRR dalla possibile aggressione criminale, in occasione delle criticità di protezione civile, in materia di ordine e sicurezza pubblica aumentando il livello di sicurezza percepita, in tema di viabilità, assicurando maggiore sicurezza sulle strade.


 

E già questa sinergia tra stato e realtà territoriale si evince dal drappellone del 16 agosto 1946, inserito nel manifesto di quest'anno, dedicato all'avvento della repubblica. Era oggi il 2 giugno del 1946.


 

L'idea fondante della Repubblica è una Costituzione viva, che si rinnova ogni giorno nei comportamenti, nelle scelte, nell'assunzione di responsabilità dei suoi cittadini e delle istituzioni a tutti i livelli e in qualunque ruolo.


 

A tal proposito volevo ringraziare il mondo della scuola di ogni ordine e grado che riempie di contenuto gli articoli della Costituzione connessi al diritto allo studio. Mutuando le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, nello stesso anno della sua prima elezione "Il diritto allo studio è espressione di libertà e di eguaglianza"  


 

Ecco il senso dell'articolo 3 della nostra costituzione, il senso di un grande paese che fa dell'uguaglianza e della solidarietà il principio fondante


 

Ho adoperato, non a caso, la parola solidarietà: un valore iscritto anche tra i primi articoli della nostra Costituzione che, nel riconoscere e garantire i diritti inviolabili della persona, richiama il dovere di solidarietà politica, economica, sociale.


 

Un valore che riveste carattere universale, rivolto all'intera comunità umana, e che la nostra Carta fondativa ha fatto proprio. E che nella realtà senese le contrade e il volontariato riempiono di contenuto.


 

Nessuno viene lasciato indietro.


 

Un grazie alle forze dell'ordine e alle forze armate che si occupano della libertà e sicurezza dei cittadini. Dallo scorso anno è stato richiesto dalla Prefettura di inserire Siena tra le città che fruiscono dei servizi di strade sicure. I militari concorrono al controllo del territorio contribuendo a sviluppare il senso di sicurezza percepita.


 

Cos'è la Repubblica dunque? Sono i suoi principi fondativi. Le sue istituzioni. Le sue leggi, la sua organizzazione.


 

Certo, la nostra Repubblica è imperfetta, come ogni costruzione che rifletta i limiti e le contraddizioni della vita.


 

Ancora troppe ingiustizie. Ancora diseguaglianze. Ancora condizioni non sopportabili per la coscienza collettiva, come i femminicidi o le morti sul lavoro.


 

Ma la Repubblica possiede valori e risorse per affrontare queste sfide a viso aperto.


 

Ha potenzialità straordinarie. L'ineguagliabile patrimonio di arte e cultura, che affonda le sue radici nel passato e che continua a esprimersi e a parlare al mondo grazie a interpreti e intelligenze ammirate ovunque.


 

E l'organizzazione di questa settimana di straordinaria normalità, come mi piace definirla, di eventi in occasione del 2 giugno è l'esempio di una sinergia profonda tra istituzioni e società civile.


 

Ringrazio i Vigili del Fuoco che hanno voluto esporre il tricolore simbolo di orgoglio nazionale.


 

La formulazione dell'art. 12 Cost. suggerisce il carattere fortemente identitario della bandiera: non corrisponde solamente ad un semplice drappo verde, bianco e rosso, bensì al  tricolore italiano , elemento denso di significati storici e politici che ha assunto valore costituzionale.


 

Ringrazio le istituzioni universitarie che hanno dato compiutamente spazio alle riflessioni degli studenti sui temi della Repubblica e della Costituzione. E al Conservatorio di Siena che con lo spettacolo Il Franci per l'Italia avvicina i giovani e l'arte alla costituzione.


 

Ringrazio ancora L'Arcidiocesi e l'Opera Metropolitana per l'esposizione dell'icona della Madonna del Carmine, di proprietà del Fondo edifici del culto gestito dal Ministero dell'Interno data in concessione d'uso alla stessa Arciodiocesi per una migliore fruizione da parte di devoti e studiosi.


 

Un ringraziamento al mondo delle contrade che hanno rafforzato la sinergia con le istituzioni aprendo le porte dei propri musei e anche alla banca e alla fondazione Monte dei Paschi e all'archivio di stato che ha reso disponibile la visione di documenti concernenti la nascita del palio nel 1600.


 

Un ringraziamento a tutte le istituzioni tra cui la Provincia e il Comune, che hanno voluto aprire le sedi nell'ambito dell'iniziativa Siena città aperta, spazio inclusivo di bellezza e tradizione.


 

Grazie alla banda Città del Palio di Siena ed alla Banda Filarmonica Ernesto Becucci di Radicondoli.


 

E permettetemi infine di ringraziare i miei collaboratori che rendono possibile ogni giorno, con grande spirito di servizio, che la Prefettura sia identificata come un porto sicuro per chiunque abbia necessità di una risposta ai propri bisogni.


 

Con questi intendimenti auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana.

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Deposizione Corona d’alloro da parte del Prefetto di Siena

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Università degli Studi, Università per Stranieri e Ufficio Scolastico Provinciale

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Autorità presenti alla Cerimonia

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Inaugurazione del riallestimento della mostra documentaria “I più antichi documenti per la storia del Palio e delle Contrade” a cura di Giovanni Mazzini e Cinzia Cardinali

anteprima della mostra: “1944: il Campo” mostra fotografica nei giorni della liberazione a cura di Luca Betti

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Concerto eseguito dalla Banda Città del Palio, diretto dal M° Giuseppe Baldesi, sulle note di Mozart, Rossini, Mancini e Sinatra

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