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Ultimo aggiornamento
Giovedì 10 Ottobre 2024, ore 12:59

Dopo tredici mesi di presenza, il prefetto  Raffaele Ruberto  traccia un  bilancio delle principali attività svolte dalla Prefettura di Torino nel 2022  durante il tradizionale scambio di auguri in prefettura.

Un  bilancio positivo , ottimi i risultati conseguiti sul fronte del  contrasto e della prevenzione della criminalità organizzata e della criminalità comune, nonchè del soccorso pubblico,  anche grazie all'importante contributo delle Forze di Polizia, supportate anche dalle Polizie Municipali, all'incessante azione della Magistratura, alla costante attività dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile.

Pur non essendo raffrontabili i dati fra il primo semestre del corrente anno e quello dell'anno precedente - nella prima parte del 2021 erano ancora in vigore le misure "anti Covid19" - nel 2022 l'aumento complessivo dei reati commessi sul territorio dell'intera Città Metropolitana è di  appena 1,08% , con un  significativo calo di alcuni reati , quali i furti sulle auto in sosta (-17,49%), lo spaccio di sostanze stupefacenti (-10,51%), i danneggiamenti (-8,9%) e le truffe informatiche (-13,24%).

Esaminando i dati storici, invece, emerge che fra il 2021 ed il 2011 si è registrato un calo significativo dei reati: -31% del numero complessivo, -33% dei reati contro la persona, -40% dei furti e -41% delle rapine. Fra il 2021 ed il 2004: -28% del numero complessivo, -45% dei reati contro la persona, -48% dei furti e -63% delle rapine. 

L'azione della Prefettura a tutela della legalità si è esplicata a 360 gradi:  36 le interdittive antimafia  adottate nel 2022 (a fronte delle 27 del 2021),  88 sgomberi degli immobili ATC, e 47 occupazioni evitate in via preventiva, oltre alla liberazione di 6 immobili confiscati alla criminalità organizzata.

Fondamentale, nel contesto, l'efficace sinergia interistituzionale fra prefettura ed Enti locali territoriali che ha trovato specifica concretizzazione nei  Patti per la Sicurezza urbana , già sottoscritti con il comune capoluogo ed in via di definizione con il comune di Pinerolo.

Rilevante il contributo, non soltanto per ciò che concerne la repressione ma anche la prevenzione, dei sistemi di  videosorveglianza , in merito ai quali la Prefettura ha svolto una capillare attività di sensibilizzazione delle amministrazioni comunali: nel 2022 sono state ammesse al finanziamento del Ministero dell'Interno 56 istanze presentate da altrettanti Comuni del territorio.

E' stato dato avvio, inoltre, a 10 progetti di " Scuole Sicure" -  presentati da altrettanti Comuni - per la realizzazione di iniziative finanziate dal Ministero dell'Interno per il contrasto di attività illecite nei pressi degli istituti scolastici.

Per quanto riguarda l'attività di prevenzione, si è registrato un  significativo incremento dei provvedimenti di divieto di detenzione armi,  che nel  2022 passano a 243  a fronte dei 176 del 2021.  Quest'anno inoltre sono stati rilasciati o rinnovati soltanto  323 porti d'arma per difesa personale  (su circa 2.200.000 abitanti dell'area metropolitana, appena lo 0,1%). 

Sul fronte dell'accoglienza, vi sono quasi  3000 richiedenti asilo  ospitati nei 300 CAS dell'area metropolitana, distribuiti in 64 Comuni.

3400 le nuove cittadinanze concesse e a 1078 i ricongiungimenti familiari autorizzati.
 

Per quanto riguarda l'ambito degli Enti locali,  4 i Comuni sciolti ai sensi dell'art. 141 T.U.E.L.   (nel 2021 venne sciolto solo Mombello).  Poderosa l'attività in materia di cambiamento di nome e cognome: quasi 800 decreti all'anno.     

Altrettanto impegnativa risulta l'attività in materia di circolazione stradale, con quasi  3000 patenti sospese e quasi 200 revocate.

Molto delicata, infine, l'attività correlata alla  protezione civile,  di fondamentale importanza per il nostro territorio caratterizzato dall'elevato rischio idrogeologico, dalla forte industrializzazione e dalla presenza di infrastrutture importanti.

Molteplici i Piani di intervento adottati,  con riferimento alla "frana di Quincinetto", al "Nodo idraulico di Ivrea" e alle arterie autostradali della provincia, ai Piani di Emergenza delle Gallerie Ferroviarie, ai Piani di Emergenza per le aziende a rischio di incidente rilevante, ai Piani per gli impianti di trattamento rifiuti, nonché ai Piani di Emergenza delle principali dighe del territorio.  

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