E’ stata ufficialmente inaugurata questa mattina in Prefettura l'Accademia del Welfare, Coesione e Innovazione Sociale promossa dall'agenzia formativa Salotto Fiorito con la Regione, progetto facente parte delle 11 Accademie di filiera realizzate in Piemonte.
Il progetto, che parte con obiettivi ambiziosi e un finanziamento di 3 milioni di euro, è volto a rispondere alle crescenti sfide sociali e alle trasformazioni in atto nel settore del welfare, con il particolare obiettivo - come ha spiegato durante la presentazione Suor Simona Biondin, Direttrice dell'agenzia formativa Salotto Fiorito e project manager dell'Accademia, di "formare professionisti capaci di progettare ed implementare politiche di welfare innovative, sostenibili e centrate sulla persona. Non solo un luogo dove si erogano percorsi di formazione, ma laboratorio di idee e pratiche innovative".
Un’accademia significativa quindi che, secondo la vicepresidente Elena Chiorino, "non solo promuove l'incrocio fra domanda e offerta di lavoro nel terzo settore, ma è anche mirata a valorizzare l'imprenditoria sociale e l'innovazione in questo ambito" - e che - come ha sottolineato il Procuratore generale di Torino Lucia Musti - "porta acqua al mulino della legalità.".
Secondo il Prefetto Donato Cafagna: "con un accademia di questo tipo la formazione professionale è intesa come qualcosa di più elevato, perchè è quella che serve per costruire cittadini in senso pieno, che operano avendo l'obiettivo di dare il loro contributo in seno alla società. Lavoro, istruzione, coesione sociale, solidarietà, welfare. Tutto questo contribuisce al progresso del territorio: fattori costitutivi forti della nostra società, della nostra democrazia, del nostro Paese" .
Con l’inaugurazione, alla quale erano presenti anche i Prefetti del Piemonte, l'Accademia del Welfare diventa ufficialmente un luogo di confronto aperto a tutti: istituzioni, professionisti del settore, cittadini e imprese, con l’obiettivo di costruire una nuova visione del welfare che guardi al futuro con ottimismo e concretezza.