Supporto al prefetto nell’esercizio delle funzioni di Autorità provinciale di pubblica sicurezza:

- tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica; 

- pianificazione, coordinamento e impiego delle forze di polizia; 

- sviluppo delle condizioni di sicurezza e legalità territoriale e implementazione della sicurezza partecipata;

- centro COMSEC, segreteria di sicurezza e corrispondenza riservata;

- redazione delle pianificazioni di sicurezza portuale, aeroportuale, e antiterrorismo; 

- osservatorio sulla criminalità; - segreteria della Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica;

- vittime dell’estorsione e dell’usura; 

- vittime delle stragi, degli atti di terrorismo, della criminalità organizzata, dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti Funzioni relative alla prevenzione amministrativa delle infiltrazioni mafiose, alla documentazione antimafia e alla gestione dell’elenco di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a rischio di inquinamento mafioso e relativo
contenzioso.

Alimentazione della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (BDNA); 

Supporto al prefetto per: 

- il contrasto dei fenomeni di infiltrazione della criminalità negli appalti pubblici e nelle concessioni, anche attraverso l’applicazione delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese; 

- la vigilanza sulla realizzazione di grandi opere pubbliche, in raccordo con il Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CASIIP);

- la sottoscrizione di protocolli di legalità in materia di appalti pubblici; 

- i rapporti con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e i protocolli di azione per la vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici.

Procedimenti di polizia amministrativa: 

- autorizzazioni di polizia relative a armi ed esplosivi; 

- autorizzazioni ed altri adempimenti relativi agli istituti di vigilanza e investigazione; 

- approvazione nomine guardie particolari giurate;

- divieto di detenzione di armi;

- rilascio e rinnovo licenze di porto di arma corta;

- altre autorizzazioni e attività di polizia amministrativa;

- ricorsi gerarchici avverso provvedimenti del Questore in materia di polizia amministrativa.

Per le materie di competenza, consulenza, contenzioso e rappresentanza in giudizio.
 

Ulteriori attribuzioni conferite dal prefetto

Ricorsi avverso i provvedimenti del questore

I cittadini possono proporre ricorso gerarchico al Prefetto avverso atti non definitivi adottati dal Questore.

I cittadini, portatori di interessi legittimi riconosciuti rilevanti, possono proporre ricorso gerarchico al Prefetto avverso una serie di atti non definitivi adottati da Questore della provincia, quali :

1) i provvedimenti di diniego o di revoca di porto di fucile per uso sportivo o per uso caccia;
2) l'irrogazione del foglio di via obbligatorio ovvero il divieto di soggiorno in una o più località;
3) l'irrogazione del "divieto di assistere ad avvenimenti sportivi" (più noto come D.A.SPO.);

4) ammonimento del Questore;

5) avviso orale.


Chi può fare ricorso

Chiunque abbia interesse ad annullare o riformare l'atto del Questore.


Cosa fare

Il ricorso deve essere proposto nel termine di trenta giorni dalla data della notifica o della comunicazione in via amministrativa del provvedimento del Questore e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza.

Il ricorso può essere:

a) consegnato con una marca da bollo da € 16,00 direttamente presso la Prefettura U.T.G. - Ufficio Protocollo (I piano) che rilascia ricevuta dell'avvenuta presentazione;
b) inviato con una marca da bollo da € 16,00 in "Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Parma Strada Repubblica, 39 43121 - Parma", mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento e, in tal caso, la data di spedizione vale quale data di presentazione;
c) firmato digitalmente a mezzo Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) all'indirizzo  protocollo.prefpr@pec.interno.it con allegata la ricevuta di pagamento del bollo da € 16,00 tramite modello F24 ATTI PRIVATI - IMPOSTA DI BOLLO- sezione Erario - causale tributo n. 1552.

Il Prefetto può:

a) dichiarare inammissibile il ricorso se riconosce che non poteva essere proposto;

b) assegnare al ricorrente un termine per la regolarizzazione, ove ravvisi una irregolarità sanabile;

c) dichiarare il ricorso improcedibile, ove il ricorrente non provveda alla regolarizzazione;

d) respingere il ricorso, se riconosce infondato il ricorso;

e) accogliere per motivi di legittimità o di merito ed annullare o riformare l'atto impugnato.

La decisione adottata viene notificata agli interessati.


Documentazione richiesta

ricorso in bollo da € 16,00
eventuali atti o documenti a supporto dei motivi del ricorso

ricorso in bollo da € 16,00 che può avvenire anche in modalità telematica: tramite modello F24 ATTI PRIVATI - IMPOSTA DI BOLLO- sezione Erario - causale tributo n. 1552 - link istruzioni Agenzia delle Entrate

Ultimo aggiornamento
Venerdì 13 Settembre 2024, ore 13:06