Dirigente dell'Area:      Dott.ssa Paola Mauro

Addetto al servizio:      Dott.ssa Ilaria Anglani

                                        Dott.ssa Ilaria Ciullo 

                                        Dott.ssa Angela Ritucci 

Apertura al pubblico: si riceve solo previo appuntamento telefonico

Telefoni: 0832/693497 - 0832/693417 - 0832/693449

Indirizzo P.E.C.: protocollo.prefle@pec.interno.it

Ubicazione dell'Ufficio: Via XXV Luglio 1 -  Terzo Piano 

 

Istituito nel 2000, l’Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti ha lo scopo di far sentire con forza la vicinanza delle Istituzioni a quanti hanno pagato, a volte con la vita di un proprio familiare, l’impegno per la legalità e contro le mafie.

Il compito principale del Commissario è quello di assegnare i benefici previsti dalla legge alle vittime dei reati di mafia, alle vittime dei reati intenzionali violenti e/o ai loro familiari e di sostenere gli orfani dei crimini domestici (femminicidio).

I citati benefici per le categorie indicate sono corrisposti su decisione del Comitato di solidarietà, presieduto dal Commissario, che esamina le richieste e delibera l’accesso al Fondo.

VITTIME DI REATI DI TIPO MAFIOSO

Se sei vittima di un reato di tipo mafioso, puoi chiedere allo Stato un beneficio economico.

AVENTI DIRITTO

Il “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti”, sostituendosi agli obblighi degli autori dei reati, consente di dare un ristoro a chiunque – in presenza dei requisiti e delle condizioni previsti dalla legge – abbia subito un danno a seguito di un reato di tipo mafioso.

COME INOLTRARE LA DOMANDA

La domanda di accesso al Fondo deve essere inoltrata al Prefetto della Provincia in cui risiede il richiedente oppure in quella in cui ha sede l’Autorità Giudiziaria ch ha emesso la sentenza.

Può essere trasmessa con posta elettronica certificata (P.E.C.) o con raccomandata con avviso di ricevimento.

VITTIME DI REATI INTENZIONALI VIOLENTI

Se sei vittima di un grave delitto contro la tua persona, commesso con dolo, lo Stato italiano interviene in tuo favore con un aiuto economico.

AVENTI DIRITTO

Hanno diritto a un indennizzo le vittime dei reati come femminicidi, violenze sessuali, lesioni personali gravissime e deformazione dell’aspetto con lesioni permanenti al volto e ogni altro delitto doloso compiuto con violenza alla persona.

Inoltre, è prevista una provvisionale a titolo di ristoro anticipato a favore delle vittime in stato di bisogno che possono così ottenere una quota del beneficio in tempi più rapidi.

COME INOLTRARE LA DOMANDA

La domanda deve essere inoltrata al Prefetto della Provincia in cui risiede il richiedente oppure in quella in cui ha sede l’Autorità Giudiziaria ch ha emesso la sentenza, entro 120 giorni dalla decisione del giudizio o dall’ultimo atto dell’azione esecutiva.

In caso di reati anteriori al 23-7-2016, il termine è del 31-12-2025.

Può essere trasmessa con posta elettronica certificata (P.E.C.) o con raccomandata con avviso di ricevimento, allegando:

  • la sentenza penale di condanna del reo o il decreto di archiviazione, specificando quando è divenuta definitiva;
  • la documentazione relativa alle azioni esecutive avverso il reo;
  • la documentazione comprovante le spese mediche;
  • la eventuale dichiarazione sulla qualità di erede e lo stato di famiglia.

SOSTEGNO AGLI ORFANI DI CRIMINI DOMESTICI

AVENTI DIRITTO

Con il regolamento di luglio 2020 sono divenute operative le norme che prevedono benefici a favore degli orfani di crimini domestici minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti e sostegno economico alle famiglie affidatarie.

I benefici previsti in favore degli orfani dei crimini domestici e delle famiglie affidatarie testimoniano l’attenzione e la sensibilità dello Stato anche su questo tema nonché la protezione che si attiva nell’immediato per non abbandonare al loro destino gli orfani dei crimini domestici (femminicidio).

Sostegno economico alle famiglie affidatarie dei minori, borse di studio, finanziamento di iniziative di orientamento al lavoro, di formazione e di supporto per l’inserimento nell’attività lavorativa, incentivi alle assunzioni.

COME INOLTRARE LA DOMANDA

Le domande per il sostegno allo studio, per l’orientamento e per le famiglie affidatarie di orfani minorenni devono essere inviate al Prefetto della Provincia in cui il richiedente risiede, per il successivo inoltro al Commissario.

Le domande per gli incentivi all’assunzione devono invece essere presentate all’Inps dal datore di lavoro.

Tutti i benefici previsti sono cumulabili tra loro.

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Ultimo aggiornamento
Martedì 16 Luglio 2024, ore 12:07