Si rende noto che, nella mattinata odierna, il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo – nell’ambito della Settimana nazionale della Protezione Civile, istituita nel 2019 in corrispondenza della Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali che si celebra ogni anno il 13 ottobre – ha presieduto un tavolo di confronto e di approfondimento sulle situazioni di rischio idraulico e idrogeologico derivanti dalle avversità atmosferiche, anche con riferimento alle problematiche relative al monitoraggio, alla manutenzione e all’ammodernamento della rete idrica primaria e secondaria.
Presenti all’incontro il Presidente della Provincia e gli Amministratori locali dei Comuni capofila dei distretti di protezione civile della provincia (Bassano del Grappa per il distretto 1 “Zona del Brenta”, Asiago per il distretto 2 “Altopiano”, Arsiero per il distretto 3 “Alto Astico-Posina”, Marostica per il distretto 4 “Dall’Astico al Brenta”, Schio per il distretto 5 “Leogra-Timonchio”, Valdagno per il distretto 6 “Agno-Chiampo”, Thiene per il distretto 7 “Alta Pianura”, Vicenza per il distretto 8 “Vicenza e Media Pianura”, Montecchio Maggiore per il distretto 9 “Ovest Vicentino” e Noventa Vicentina per il distretto 10 “Colli Berici e Bassa Pianura”) e dei Comuni che hanno subito gravi danni in occasione delle emergenze meteorologiche verificatesi negli scorsi mesi (Enego, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Longare, Malo, Monte di Malo, Montegalda, Nanto, Recoaro Terme e Torri di Quartesolo), nonché i rappresentanti istituzionali del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, della Regione del Veneto, del Genio civile, dei Consorzi di bonifica territoriali, delle società a partecipazione pubblica gestrici del servizio idrico integrato e delle associazioni di categoria del settore agricolo.
In occasione dell’incontro, gli Amministratori locali, nel dare atto del fondamentale apporto dei bacini di laminazione nella prevenzione del rischio di esondazione dei corsi idrici principali, hanno evidenziato che le maggiori criticità verificatesi in ambito provinciale in occasione degli scorsi eventi meteorologici hanno riguardato principalmente la rete idrica secondaria e, in particolare, la pulizia degli alvei delle relative aste fluviali minori nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria degli argini.
Al riguardo, hanno manifestato la propria forte preoccupazione in merito all’assenza di risorse economiche sufficienti per l’attuazione, da parte degli organi preposti, degli interventi necessari alla messa in sicurezza della rete idrica e del territorio sul piano idrogeologico, rappresentando la criticità di essere costretti a intervenire direttamente con lavori di manutenzione in somma urgenza per fronteggiare le situazioni di emergenza sempre più frequenti, anticipando le spese mediante il ricorso all’indebitamento e/o l’utilizzo di risorse già stanziate per altri progetti, anche afferenti all’ambito del PNRR.
All’esito della proficua e approfondita discussione, alla quale hanno preso parte attivamente anche gli organi tecnici dell’Autorità di Bacino, della Regione e dei Consorzi di bonifica, è stata convenuta, su impulso del Prefetto Caccamo, la predisposizione di un piano strategico di interventi di prevenzione strutturali e strutturati, la cui redazione è stata demandata ai Comuni interessati, con il supporto della Provincia e delle altre componenti del sistema di protezione civile, e che verterà su molteplici aspetti tra cui anche la rimozione della vegetazione e dei detriti rispettivamente dagli argini e degli alvei fluviali, nonché il conferimento e lo smaltimento di quei detriti qualificabili come rifiuti speciali.
Il rappresentante del Governo si è impegnato a veicolare tale piano al Dipartimento per la Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Interno, affinché gli organi centrali possano essere resi edotti in merito alla forti criticità che si registrano nel territorio berico e alla necessità rappresentata dai sindaci di intervenire celermente sulla rete idrica secondaria, con lo stanziamento di appositi fondi di finanziamento che evitino di pregiudicare gli equilibri di bilancio degli enti locali della provincia e consentano ai primi cittadini locali di non vedersi costretti a distogliere importanti risorse finanziarie già stanziate per altre importanti progettualità.