PRESENTATA IN PREFETTURA LA X EDIZIONE
DEL PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE “LA STRADA GIUSTA”
In occasione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, al fine di promuovere la cultura del rispetto delle regole del Codice della Strada e di migliorare la sicurezza della circolazione stradale, nella mattinata odierna il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo e il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Nicoletta Morbioli hanno presentato la decima edizione del Progetto di sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale “LA STRADA GIUSTA”.
Presenti all’evento – tenutosi presso il Palazzo del Governo – i rappresentanti dei partner di progetto, segnatamente il Presidente della Provincia Andrea Nardin, il Comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe Moscati, il Comandante della Sezione di Polizia Stradale Silvia Lugoboni, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Andrea Gattuso, il Direttore dell’ACI Gian Antonio Sinigaglia, il Direttore del SUEM 118 Federico Politi, il Presidente della Fondazione BCC Giancarlo Bersan e il referente del Lions Club Alfredo Riondino.
Il Progetto “La Strada Giusta”, coordinato dalla Prefettura e dall’Ufficio Scolastico Territoriale, nasce nel 2014 con l’intento di contribuire al miglioramento dell’educazione stradale e della preparazione degli utenti della strada, anche alla luce degli obiettivi strategici individuati della Commissione Europea, che, nel “Quadro strategico dell’UE in materia di sicurezza stradale 2021-2030”, ha raccomandato il dimezzamento delle vittime stradali nell’orizzonte temporale 2019-2030.
A tale scopo, sotto il profilo formativo, “La Strada Giusta”, fin dalle sue origini, propone un programma completo e variegato, finalizzato a sensibilizzare e responsabilizzare i giovani verso una corretta e consapevole condotta di guida, grazie alle tematiche affrontate che spaziano dal rispetto delle regole del codice della strada, all’opportunità di adottare un sano stile di vita, alla mobilità sicura e sostenibile.
Il ruolo di “docenti” viene svolto da personale qualificato della Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e delle Polizie Locali, nonché da testimonial e istruttori di guida delle autoscuole dell’ACI, all’interno di un dettagliato calendario di interventi, che dal 2014 ad oggi ha coinvolto oltre 14 mila studenti delle classi terze e quarte degli Istituti scolastici superiori di Vicenza e Provincia.
L’edizione corrente avrà inizio a partire dal primo febbraio 2024, con un iter formativo previsto in parte in presenza e in parte da remoto (in particolare, le attività formative verranno svolte in presenza dagli studenti dell’ITIS Rossi di Vicenza, dell’ISS “Masotto” di Noventa Vicentina e dell’ITIS “De Pretto” di Schio e al contempo saranno trasmesse in modalità webinar, affinché possano parteciparvi le ulteriori classi aderenti al progetto).
Duplice il coinvolgimento dei giovani studenti che, oltre a partecipare attivamente con quiz e domande, saranno successivamente chiamati a cimentarsi nella realizzazione di uno spot video relativo al tema della sicurezza stradale, con il supporto tecnico di un esperto di comunicazione multimediale.
I videoclip prodotti dagli alunni saranno giudicati da una giuria composta dai rappresentanti dei vari partner del progetto. I primi tre classificati riceveranno -durante la cerimonia di chiusura- che si terrà alla fine di maggio 2024- un premio in denaro che sarà offerto alle scuole di appartenenza dalla Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo del Vicentino. Inoltre, verrà offerto un premio speciale per l’acquisto di materiale didattico e/o audiovisivo dalla Direzione provinciale dell’ACI.
Diverse le novità di questa decima edizione, illustrate nel corso della presentazione del progetto, tra le quali la previsione di 2 incontri serali – le cui date sono in fase di definizione – in materia di sicurezza stradale, destinati alle famiglie degli studenti (con l’idea di coinvolgere e responsabilizzare i genitori) nonché l’ampliamento dell’offerta formativa con l’approfondimento sui temi della micromobilità elettrica e del comportamento in strada dei pedoni, in considerazione dell’importante incremento in questo territorio provinciale, nell’anno 2022, del numero di sinistri stradali con il coinvolgimento di pedoni, di biciclette elettriche e di monopattini elettrici.
Durante la conferenza stampa, il Prefetto ha illustrato i dati relativi all’incidentalità sul territorio provinciale, che interessano, principalmente, la fascia di età compresa tra i 30 e i 54 anni e le circostanze presunte di incidente stradale, che in linea con il trend nazionale, sono riferibili alla distrazione alla guida, al mancato rispetto della precedenza nonché all’eccesso di velocità e all’inosservanza della distanza di sicurezza.
Breve focus anche sulle sospensioni delle patenti di guida, che nell’anno in corso si attestano a 984 provvedimenti, di cui 654 (ossia il 66%) per guida sotto l’influenza dell’alcol.
A seguire – dopo aver mostrato il leaflet “COSA DIRE-COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE STRADALE”, realizzato allo scopo di illustrare ai giovani (ma non solo), con uno stile volutamente semplice ed intuitivo, i comportamenti da tenere in caso di sinistro stradale con feriti –, il Prefetto ha evidenziato l’importanza, condivisa da tutti i partner del progetto, di continuare nella formazione ed educazione stradale degli studenti, ma anche la necessità di ampliare il raggio d’azione delle campagne informative con il coinvolgimento delle famiglie, in considerazione dei dati statistici relativi all’incidentalità sul territorio che testimoniano il maggiore coinvolgimento degli adulti nei sinistri stradali.
«La sinergia interistituzionale tra le componenti pubbliche e private, che agiscono congiuntamente mettendo a disposizione le proprie conoscenze e competenze, costituisce il valore aggiunto di questo importante progetto – ha commentato in chiusura il Prefetto – e i dati sull’incidentalità in questa provincia testimoniano come le strategie di sensibilizzazione adottate nel territorio siano efficaci ed efficienti nei confronti delle giovani generazioni, dimostrando che la sensibilizzazione è “LA STRADA GIUSTA” da perseguire».