Nella mattinata di lunedì 29 gennaio corrente, presso l'Aula Magna del Liceo "Antonio Pigafetta" di Vicenza alla presenza di studenti, delle autorità della provincia e dei vertici territoriali delle Forze di polizia, nonché del Presidente dell'Associazione Nazionale ex Internati del capoluogo vicentino, si è svolta la cerimonia commemorativa della ricorrenza del Giorno della Memoria, istituita allo scopo di tenere vivo il ricordo di quel tragico e oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell'Europa.
Nel corso della commemorazione, organizzata dalla Prefettura d'intesa con l'Ufficio Scolastico territoriale, il Prefetto di Vicenza, dott. Salvatore Caccamo, ha consegnato 10 Medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica alla memoria di altrettanti cittadini italiani della provincia di Vicenza deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra.
La cerimonia ha avuto momenti di forte commozione in occasione della rievocazione, da parte dei familiari presenti, dei tragici e dolorosi momenti vissuti dagli internati durante il periodo di prigionia, ricordi che hanno unito più generazioni nella memoria di fatti funesti e nella ferma volontà che ciò che è accaduto non abbia più a ripetersi in futuro.
Ad impreziosire la mattinata, diversi intermezzi musicali a tema a cura di un ensemble musicale costituito da alunni e docenti dell'indirizzo musicale del Liceo ospitante e la lettura di alcuni brani e poesie scritti da donne che hanno vissuto in prima persona l'internamento nei lager nazisti.
L'evento è stato diffuso in diretta streaming per consentire la partecipazione degli alunni degli altri Istituti superiori della provincia.
Nel corso della cerimonia, il Prefetto ha sottolineato il valore delle Medaglie d'Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani internati nei lager nazisti e, rivolgendosi alle nuove generazioni, ha rimarcato « il compito loro demandato di custodire e tramandare la storia patriottica di una provincia che, da sempre e ancora oggi, rifugge da qualsiasi forma di violenza e sopraffazione e, al contrario, promuove il rispetto per le persone ».