Il Teatro del Liceo Statale “Giuseppina Turrisi Colonna” di Catania, gremito di studenti e baby sindaci, ha ospitato, nella mattinata del 10 febbraio, la commemorazione del “Giorno del Ricordo”, istituito nel 2004 per fare memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata e delle vicende del confine orientale.
La celebrazione – organizzate dal Prefetto di Catania, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, e dal Sindaco di Catania, avv. Enrico Trantino, con la collaborazione del Dirigente dell’Ufficio Scolastico per la Sicilia - Ambito Territoriale di Catania, dr. Emilio Grasso, e della Consulta provinciale degli studenti, è stata interamente curata dagli studenti del Liceo “Turrisi – Colonna” e dell’Istituto Comprensivo “Cesare Battisti” a cui è stato affidato il compito di rendere in senso artistico il tema della mattinata, con l’obiettivo di stimolare la conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano – dalmata.
E gli studenti delle due scuole – sapientemente guidati dalle dirigenti scolastiche prof.ssa Emanuela Gutkowski Loffredo e prof.ssa Maria Paola Iaquinta, insieme ai docenti dei due istituti – hanno reso, in maniera straordinaria ed emozionante, il senso profondo della commemorazione.
La manifestazione – presentata con la consueta professionalità da Ruggero Sardo – si è aperta con l’Inno nazionale, eseguito dalla Formazione orchestrale del Laboratorio della classe V^ B del Liceo Musicale “Giuseppina Turrisi Colonna”, diretta dal Prof. Antonino Carbonaro, a cui sono seguiti i saluti istituzionali delle autorità presenti, che hanno voluto rimarcare l’importanza della memoria collettiva.
Il Sindaco di Catania, in particolare, ha sottolineato l’importanza di ricordare “coloro che furono infoibati solo perché si sentivano italiani” e la necessità di “costruire ponti e non più muri, per dare una spinta verso futuro migliore”.
Il Vicario Generale dell’Arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Genchi, ha, invece, ricordato come “fare memoria non è solo esercizio per non dimenticare, ma un atto per ricordare il dolore del passato ed essere partecipi di quello che è successo”.
Il dr. Emilio Grasso, Dirigente dell’Ufficio Scolastico per la Sicilia - Ambito Territoriale di Catania, ha, invece, rimarcato l’importanza della formazione dei giovani, che rappresentano un “ponte fra il passato e la realtà contemporanea”.
I ragazzi sono, poi, diventati protagonisti con il brano “Papà can you hear me?” di M. Bergman e A. Legrand, interpretato dalla splendida voce di Martina Agostino, studentessa del Turrisi Colonna, accompagnata al pianoforte dal prof. Antonino Faro.
La drammatica vicenda delle foibe e dei fatti avvenuti a cavallo della fine della seconda guerra mondiale sul confine orientale è stata, successivamente, tracciata, in chiave storica, dal prof. Dario Consoli.
L’orchestra “Sursum Corda” dell’ dell’I.C. Cesare Battisti ha, successivamente, eseguito i brani “Blowing in the wind” di Bob Dylan e “Pensa” di Fabrizio Moro.
Particolarmente emozionante il momento delle letture, ancora affidate agli studenti, di brani tratti dal libro sulla vita di Norma Cossetto, giovane studentessa italiana dell’Istria, uccisa dai partigiani jugoslavi nella notte fra il 4 e il 5 ottobre del ‘43 e gettata nella foiba di Villa Surani – accompagnate da immagini storiche montate dai ragazzi della Consulta provinciale degli studenti.
Il brano musicale “Jupiter” di G. T. Holst, a cura degli studenti del “Turrisi Colonna”, con la partecipazione della danzatrice Asia Gramenta, studentessa del Coreutico, su coreografia della prof.ssa Stefania Privitera, ha preceduto il momento centrale della cerimonia.
Il Presidente della Consulta provinciale degli studenti, Francesco Pezzillo - che nel proprio intervento ha sottolineato come ai giovani sia affidato il compito di “ricordare e comunicare” - accompagnato dal Prefetto e dal Sindaco di Catania, ha, infatti, onorato la memoria di Giuseppe Bandelj - Guardia civica, rimasto ucciso il 4 marzo 1945 a Roiano, in provincia di Trieste, in seguito ad un attentato da parte titina - consegnando alla nipote Maila Strabbioli la medaglia concessa dal Capo dello Stato.
Il Prefetto Librizzi, nel ringraziare i ragazzi e i docenti degli Istituti scolastici che hanno contribuito a rendere vivo il ricordo delle vittime delle foibe, ha sottolineato come si debba “agli esuli e ai loro discendenti se oggi il triste capitolo delle foibe e dell’esodo è uscito dall’oblio ed è entrato a far parte della storia nazionale, conquistando la dignità della memoria”.
“Bisogna ricordare e non tacere – ha continuato il Prefetto – perché l’indifferenza si nutre spesso della mancata conoscenza della storia ed è importante rivolgersi ai giovani perché conservino la memoria di questi tragici eventi e siano da sprone per migliorare la società e rafforzare gli istituti della democrazia, promuovendo la pace e la collaborazione internazionale”.
I ragazzi della V^ B del Liceo Musicale “Giuseppina Turrisi Colonna” hanno concluso la cerimonia con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia di Vivaldi, inno dell’Unione Europea.