A partire dalla prima mattinata del 15 novembre, si è svolta una complessa operazione interforze ad “alto impatto” finalizzata all’individuazione di situazioni di illegalità all’interno del quartiere San Giovanni Galermo, con particolare riferimento alle “piazze di spaccio” di via Capo Passero e via Ustica, fra le più significative della città, gestite da gruppi criminali legati alla criminalità organizzata, dove le condotte delittuose, anche ad opera di giovanissimi, si inseriscono in un contesto in cui sono frequenti fenomeni di consumo di sostanze stupefacenti, di dispersione scolastica e di occupazione di spazi pubblici.
Tali servizi – che seguono quelli di San Berillo vecchio svolti nel mese di ottobre – nascono in attuazione di specifiche direttive del Ministro dell’Interno che ha sollecitato l’avvio di servizi straordinari di controllo anche al fine di accrescere la percezione di sicurezza da parte della cittadinanza, specie in quelle porzioni di territorio caratterizzate da condizioni di particolare degrado sociale, unite a fenomeni di persistente ed allarmante diffusione di forme di illegalità.
Sulla base delle strategie di intervento condivise in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, è stata, pertanto, disposta la realizzazione dei predetti servizi, coordinando un significativo dispositivo interforze che ha visto il coinvolgimento di equipaggi della Polizia di Stato appartenenti alle articolazioni territoriali (comprese la Squadra Mobile, le Squadre di Polizia Amministrativa, Cinofili, Artificieri), al Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia orientale” e alle specialità del X Reparto Mobile e del IV Reparto Volo; presenti anche equipaggi dei reparti territoriali dell’Arma dei Carabinieri, ivi compresi i militari della Compagnia di intervento operativo, del Battaglione Sicilia e dei Cinofili antidroga, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale e della Polizia Locale. A supporto del dispositivo hanno agito anche unità specializzate della Polizia Scientifica, uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco nonché dell’Azienda Sanitaria Provinciale, ivi compreso personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, dell’Ispettorato del lavoro e dell’ENEL.
Nell’occasione, sono stati impiegati dispositivi di sicurezza per complessive 85 unità che hanno operato, in sincronia, in tre distinte porzioni del quartiere San Giovanni Galermo ricomprese nei perimetri segnati dalle vie Adriatico, Galermo, Ustica e Geza Kertesz, dalle vie Montagna, Calvario, Gardia e Girolamo Gravina e dalle vie Galermo, Tirreno e Capo Passero
All’esito delle operazioni sono state identificate 330 persone, eseguite 5 perquisizioni domiciliari e controllati 206 veicoli, con una denuncia per furto di energia elettrica, una per telaio di autovettura contraffatto e 50 sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada.
Un’altra persona è stata denunciata perché, nel corso della perquisizione domiciliare, ha tentato di disfarsi, gettandola nello scarico del water, di 26 dosi di cocaina.
Altre due persone sono state segnalate per detenzione di stupefacenti per uso personale.
Sono stati, altresì, sequestrati, a carico di ignoti, 42 grammi di marijuana, suddivisi 31 dosi, 51 gr. di cocaina suddivisi in 132 dosi e 6 gr. di crack suddivisi in 19 dosi.
Con riferimento, infine, ai controlli agli esercizi commerciali, sono state riscontrate due violazioni in materia igienico – sanitaria, con l’applicazione di una sanzione di € 3000, tre in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, con l’applicazione di una sanzione di € 9.000, una violazione fiscale e una per abusiva occupazione di suolo pubblico.
Il Prefetto ringrazia tutti gli operatori delle Forze di polizia, dei Vigili del Fuoco, del Comune di Catania, dell’ASP e dell’Ispettorato del lavoro intervenuti ed esprime particolare apprezzamento per la nuova operazione interforze che segue quella condotta, con successo, a San Berillo, evidenziando come le operazioni “alto impatto” rappresentino un ulteriore tassello nell’azione di contrasto di situazioni di illegalità e di degrado e che le stesse proseguiranno in altre zone del centro storico e della periferia dell’area urbana di Catania.