Convegno beni confiscati
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Ultimo aggiornamento
Mercoledì 19 Giugno 2024, ore 14:22
APPROFONDIMENTI E CONFRONTO SU ASPETTI E CRITICITÀ

Nella mattinata del 18 giugno, si è tenuto presso l’ex discoteca “Empire”, bene confiscato alla criminalità organizzata ed assegnato al Comune di Catania per il suo riutilizzo per una delle finalità sociali previste dal Codice Antimafia il convegno sul tema “La gestione dei beni confiscati negli enti locali. L'importanza del nuovo regolamento del Comune di Catania”, promosso dall’Amministrazione comunale.

Preceduto dall’esecuzione dell’Inno nazionale da parte dei giovani studenti del Liceo “Turrisi Colonna” di Catania, il dibattito ha visto la partecipazione del Prefetto Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, del Prefetto di Catania, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, del Sindaco di Catania, avv. Enrico Trantino, dell’Assessore comunale ai beni confiscati, Avv. Viviana Lombardo, del Presidente del Tribunale di Catania, dr. Francesco Mannino, di rappresentanti della Magistratura, delle Forze dell’ordine, di amministratori giudiziari e di docenti universitari.

Nel corso della mattinata sono stati approfonditi i diversi aspetti che afferiscono alla gestione dei beni e delle imprese confiscate alla mafia, sia sotto il profilo giuridico – con l’interessante intervento del Procuratore Fabio Regolo – che amministrativo/operativo, con un focus particolare sulle criticità rappresentate dagli Enti locali in fase di assegnazione dei cespiti. Nell’occasione è stato, inoltre, presentato il nuovo regolamento del Comune di Catania che disciplina la gestione dei beni confiscati.

Nella seconda parte del convegno, gli amministratori giudiziari Giovanni Chinnici e Rosario Di Legami e il rappresentante della Lega Navale Italiana hanno illustrato alcune best practice riscontrate nel reimpiego per le finalità previste dalla legge.

 “La sottrazione alla criminalità organizzata dei patrimoni illecitamente acquisiti, per la successiva restituzione alla collettività, è l’aspetto centrale della lotta alla mafia e il riutilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati assume un valore simbolico di fondamentale importanza”, ha dichiarato il Prefetto Corda.

Va affermato – ha concluso il direttore dell’ANBSC – un patto sociale che attraverso la sinergia fra Istituzioni, Enti locali e società civile, faccia rientrare nel circuito legale i beni e le imprese confiscate consentendo, così, attraverso il loro reimpiego per le finalità previste dalla legge, di far crescere l’intera comunità”.

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