Denominazione servizio – procedimento:

Rimpatrio Volontario Assistito (RVA).

Area di competenza:

Area IV – Staff 1 – Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione (ex Area IV-bis).

Dirigente responsabile:

Dott. Nicolò Pappalardo Viceprefetto Aggiunto.

Email: nicolo1.pappalardo@interno

Addetti – Personale di riferimento: 

Dott.ssa Eleonora Zanti, Funzionario Assistente Sociale.

Rapporti con l’utenza – orario di ricevimento:

Telefono e PEC. 

Contatti:

Tel.: 095/257455 (lunedì, mercoledì e venerdì) - 095/257111 (martedì e giovedì).

Email: immigrazione.prefct@pec.interno.it

Descrizione servizio e disciplina di riferimento:

Il Rimpatrio Volontario Assistito con Reintegrazione è una misura che offre ai migranti cittadini dei Paesi terzi l’opportunità di fare ritorno nei loro Paesi di origine attraverso un progetto individuale comprensivo di counselling pre-partenza, assistenza logistica e finanziaria al viaggio, accompagnamento al reinserimento sociale ed economico nel loro Paese.

Il RVA prevede, in particolare:

  • servizio di orientamento alla misura e, ove opportuno, supporto psicologico per tracciare un profilo del richiedente ed evidenziare le ragioni del ritorno;
  • supporto e la copertura delle spese necessarie al rilascio del documento di viaggio da richiedere al consolato del Paese di origine;
  • assistenza nell’organizzazione del viaggio e la copertura delle relative spese fino a destinazione finale;
  • accompagnamento sanitario fino a destinazione finale, se necessario e previa valutazione medica, per i migranti che soffrono di patologie documentate;
  • definizione del piano individuale di reintegrazione per ciascun soggetto/famiglia da rimpatriare;
  • erogazione di un sussidio di prima sistemazione utile al sostenimento di spese immediate al rientro (es. spostamenti interni al Paese) che viene consegnato al migrante in contanti prima della partenza o subito dopo l’arrivo;
  • contributo economico in beni e servizi nel Paese di origine, per facilitare l’inserimento socio-lavorativo del migrante rimpatriato.

I progetti di RVA&R sono promossi dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e vengono finanziati con risorse economiche dell’Unione europea e/o nazionali (attualmente il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2021-2027).

La loro attuazione è affidata a organizzazioni internazionali nonché ad Enti pubblici e privati attivi nel campo dell’immigrazione.

Per poter accedere ad un progetto di RVA, il soggetto interessato deve presentare apposita domanda ad uno degli Enti attuatori, come specificato sotto.

Il perfezionamento avviene con la trasmissione della stessa alla Prefettura competente, unitamente a documenti quali la richiesta di assistenza (o scheda anagrafica di presa in carico della candidatura), la dichiarazione di ritorno volontario assistito con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, il Piano individuale di reintegrazione (PIR) e la copia di un documento di identità.

Qualora il migrante ne fosse sprovvisto, l’Ente attuatore provvede all’assistenza nella richiesta di un documento equivalente presso le autorità consolari del Paese di origine presenti in Italia.

La procedura si conclude con la definizione, redazione e sottoscrizione del Piano individuale di reintegrazione (PIR) contenente la descrizione del progetto di reintegrazione che il migrante intende realizzare nel Paese di origine e l’indicazione delle risorse economiche messe a disposizione, in beni e servizi, per la sua attuazione ad integrazione del contributo previsto dal progetto.

Il Piano, oltre a tracciare l’esperienza professionale maturata dal richiedente, indica le eventuali risorse economiche o beni già in possesso del migrante e fornisce informazioni relative ai legami familiari e amicali presenti nel luogo di origine, utili a consolidare il percorso di reintegrazione.

L’Ente attuatore del progetto verifica la fattibilità del Piano acquisendo le informazioni ritenute necessarie nel Paese in cui avrà attuazione il ritorno. 

La richiesta di assistenza viene inviata dagli Enti attuatori dei progetti di RVA alla Prefettura territorialmente competenti (domicilio del migrante al momento della richiesta) attraverso la piattaforma RVA, gestita dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno.

La Prefettura competente, verificata l’assenza di cause ostative all’accesso al RVA, previo nulla osta della Questura, ed emette il provvedimento di ammissione.

Acquisita tale notizia, l’Ente attuatore, dopo aver informato il cittadino straniero dell’esito positivo della domanda, avvia l’organizzazione del viaggio di ritorno e perfeziona tutte le attività che precedono la partenza.

Nel caso in cui venissero ravvisati motivi ostativi all’ammissione o fossero necessari chiarimenti, la Prefettura emette un provvedimento di preavviso di diniego che consente al soggetto interessato di integrare, con il supporto dell’Ente attuatore, la documentazione presentata e chiedere una nuova valutazione sulla base delle integrazioni fornite. Trascorsi dieci giorni, in assenza della necessaria documentazione, la Prefettura emette il provvedimento di diniego. 

Chi può presentare l’istanza:

Possono accedere ai programmi di Rimpatrio Volontario Assistito:

  • i cittadini stranieri che non hanno ancora ricevuto una risposta negativa definitiva alla loro domanda di soggiorno e/o di protezione internazionale;
  • i cittadini stranieri regolarmente o irregolarmente soggiornati, compresi quelli il cui allontanamento è stato differito.

Non possono chiedere di accedere ai programmi di Rimpatrio Volontario Assistito:

  • i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea;
  • i cittadini stranieri che provengono da Stati per i quali non viene richiesto il visto di ingresso;
  • i migranti che hanno già beneficiato dei programmi di rimpatrio volontario assistito;
  • i destinatari di un provvedimento di espulsione come sanzione penale o come conseguenza di una sanzione penale ovvero di un provvedimento di estradizione o di un mandato di arresto europeo o di un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale;
  • i destinatari di espulsione limitatamente ai casi di inottemperanza all’invito di lasciare il territorio dello Stato.

Modalità di presentazione dell’istanza:

I migranti interessati a partecipare a uno dei progetti di Rimpatrio Volontario Assistito, possono rivolgersi direttamente a uno degli enti che gestiscono i progetti (attualmente l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni- OIM).

Principali riferimenti normativi:

Ultimo aggiornamento
Martedì 26 Marzo 2024, ore 13:30