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Ultimo aggiornamento
Giovedì 11 Aprile 2024, ore 16:22
Presentati dati e strategie in Prefettura

Presentate in Prefettura le iniziative mirate a limitare e prevenire il fenomeno delle aggressioni contro gli operatori sanitari che operano nella provincia.

 

Illustrati dalla Direttrice Generale delle Aziende sanitarie ferraresi Monica Calamai i dati relativi al fenomeno e le iniziative intraprese alla presenza del Prefetto Massimo Marchesiello e dell’Assessore Regionale alla sanità Raffaele Donini 

 

 

Si è svolta oggi, presso la Prefettura di Ferrara, convocata dal Prefetto Massimo Marchesiello, una conferenza stampa per presentare le iniziative mirate a limitare e prevenire il fenomeno delle aggressioni contro gli operatori sanitari.

Hanno partecipato, oltre al Rappresentante del Governo, l’Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini e la Direttrice delle Aziende sanitarie ferraresi Monica Calamai.

La dottoressa Calamai ha presentato i dati relativi al fenomeno e le iniziative già intraprese, in merito, dalle Aziende sanitarie. 

I dati 

142: gli episodi di violenza emersi nel corso del 2023: 86 in Azienda USL e 56 in Azienda Ospedaliero Universitaria 

122: gli episodi che hanno riguardato personale infermieristico, 15 i medici, il resto altri operatori;

12 le aggressioni solo fisiche, altre 40 quelle sia fisiche sia verbali e che hanno comportato anche danneggiamenti a cose (nessuna con esito “severo”)

Trend altalenante: gli episodi aggressivi sono stati 98 nel 2019 e 72 nel 2022 – l’aumento più spiccato è nelle aggressioni verbali (127 nel 2023) questo dimostra anche una maggiore sensibilità e attitudine a denunciare da parte degli operatori, grazie alla sensibilizzazione messa in atto dalla Direzione

65%: percentuale di episodi che ha riguardato operatrici di sesso femminile, evidenziando anche un problema legato al genere

Servizi più “colpiti”: Pronto Soccorso, SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), Medicine interne, Strutture ambulatoriali in particolare legate a Serd e Salute mentale.

Fattori di rischio: aumento di pazienti con disturbi psichiatrici e comportamentali; utilizzo di droghe e/o alcol; fattori strutturali come scarsa illuminazione dei luoghi, accessi non regolamentati; attesa e limitato numero di operatori presenti e loro limitata preparazione a riconoscere i comportamenti aggressivi.

 

 

Le azioni per contrastare il fenomeno 

La Direzione Aziendale ha deliberato proprio oggi il PIANO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE DELLA VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI (PREVIOS) 2024-2025.

Obiettivi principali del Piano sono i seguenti:

  • Sensibilizzare il personale a denunciare gli episodi accaduti;
  • Raccolta e approfondita analisi delle segnalazioni;
  • Mappature puntuale di tutte le aree a rischio utilizzando apposite check list standardizzate. Tale mappatura non riguarderà solo gli ospedali ma anche le Case di Comunità e le strutture territoriale, che si stanno arricchendo di sempre maggiori servizi. Es. Cau aperti h24 e Ifec che spesso si recano a casa di utenti anche in zone molto isolate;
  • Attivazione di misure strutturali e organizzative, specie nelle aree mappate a rischio, per prevenire il fenomeno;
  • Garantire supporto psicologico agli operatori vittime di episodi aggressivi;
  • Incentivare la cultura del benessere lavorativo e la promozione della salute e sicurezza nel luogo di lavoro;
  • Formazione degli operatori al riconoscimento dei segnali di aggressività e tecniche di descalation;
  • Adeguata comunicazione sia agli operatori sia ai cittadini e sensibilizzazione per contrastare il fenomeno.

 

Di seguito sono riportate le principali azioni già messe in campo, alcune ricomprese all'interno del piano stesso

 

1. Incrementati gli incontri formativi ed informativi all'interno delle Unità Operative, con focus particolari che valorizzano la comunicazione tra utente e professionista;

3. Corsi di formazione avanzata per la prevenzione e il controllo degli episodi di violenza;

4. Adozione di procedure gestionali, con l'obiettivo di implementare misure e strumenti per aiutare il lavoro dei professionisti riducendo i rischi e aumentando le attività di ascolto a coloro che sono oggetto di violenza;

5. Pubblicazione sulla intranet aziendale e adeguata pubblicizzazione di moduli per la denuncia, anche in anonimato, di qualsiasi episodio non corretto;

6. Collocazione in vari punti dell’Azienda di cassette per la consegna dei medesimi moduli;

7. Ad inizio 2023 è stata creata l’unità operativa “Prevenzione e protezione provinciale” prima assente, che ha come compito la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro delle due Aziende sanitarie, perseguendo la mitigazione di tutti i rischi lavoro correlati;

8. Attivazione del Gruppo Benessere aziendale, in un'ottica di supporto psicologico a tutti I professionisti sanitari che sono stati oggetto di aggressioni violente; Attivazione della rete dei Rappresentanti dei Lavortori per la Sicurezza (RLS) per implementare una cultura della sicurezza tra gli operatori;

9. Tavolo di coordinamento presso la Prefettura per realizzare un piano complessivo.

 

“Vorrei innanzitutto ringraziare l’Assessore regionale Donini per aver voluto testimoniare con la sua autorevole presenza qui, quest’oggi, l’importanza dell’iniziativa, ha dichiarato il Prefetto Marchesiello; i dati presentati dalla Direttrice Calamai evidenziano quanto siano importanti le iniziative intraprese dalle Aziende Sanitarie ferraresi per contrastare e prevenire le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. È fondamentale riconoscere l’importanza del lavoro svolto dal personale sanitario, che si dedica quotidianamente alla cura e al benessere della comunità, spesso in condizioni difficili. Desidero, peraltro, sottolineare anche l’impegno e lo sforzo significativo profuso dalle Autorità di polizia locali, che collaborano strettamente con le Autorità sanitarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Attraverso una presenza costante e una vigilanza attenta, le forze dell’ordine contribuiscono a creare un contesto in cui gli operatori sanitari possono svolgere le loro funzioni in sicurezza. Continueremo a lavorare insieme per rafforzare ulteriormente queste misure e per promuovere il rispetto e la valorizzazione del personale sanitario”.

 

"I professionisti sanitari – ha affermato l’Assessore Donini - svolgono una funzione così preziosa per tutti noi che dovrebbero solo essere ringraziati. È quindi intollerabile ogni forma di violenza, verbale o fisica, nei loro confronti. Le iniziative come quella di oggi, per la quale ringrazio la Prefettura di Ferrara e l’Ausl di Ferrara, confermano quindi la volontà da parte di tutti noi di continuare a valorizzare tutte le azioni che possano proteggere i nostri professionisti sanitari in maniera concreta. Come regione mettiamo in campo molte azioni per contrastare questo fenomeno, dalla vigilanza alla formazione del personale, fino a iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, in raccordo al lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, nell’ambito delle proprie competenze”.

 

“Il Tavolo attivato dalla Prefettura di Ferrara – ha evidenziato la Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi Monica Calamai - ci ha dato modo di fare una ulteriore riflessione che ci ha portati a creare un Gruppo di lavoro interaziendale, che ha predisposto un Piano di più ampio respiro rispetto alle procedure già esistenti. Questo piano, deliberato oggi dalle due Aziende sanitarie, è molto importante come dimostrato anche dai dati che, dopo il periodo Covid, ha visto una recrudescenza nel numero di questi episodi. Ci siamo mossi all’interno del quadro della Regione Emilia Romagna che è molto attiva su questo fronte.

Il fenomeno della violenza sugli operatori si sta modificando, e si sta ‘spostando’ anche nelle strutture della medicina territoriale. Le azioni che abbiamo predisposto sono finalizzate a dare risposte e a prevenire le aggressioni, in un’ottica più generale e organica di benessere lavorativo e instaurando una cultura della sicurezza sul lavoro grazie anche ad un’importante formazione degli operatori e ad azioni di comunicazione e sensibilizzazione dell’utenza.

In aggiunta a quanto possiamo fare e faremo noi - ha concluso la dr.ssa Calamai -, importantissima è la collaborazione con le forze dell’ordine del territorio grazie al fondamentale coordinamento della Prefettura.

 

 

 

Ferrara, 11 aprile 2024

 

 

                                                                                                                      l'addetto stampa       

 

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