Il Prefetto ha incontrato, alla presenza del dirigente scolastico provinciale, una rappresentanza della Consulta provinciale degli studenti degli istituti superiori e del Consiglio degli studenti universitari
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Giovedì 29 Febbraio 2024, ore 10:27
Indagine penale “Bravi Ragazzi” : riflessione in Prefettura

Ferrara, indagine penale “Bravi Ragazzi” – momento di riflessione in Prefettura sui valori di rispetto della persona nel mondo della scuola.

Nella giornata odierna il Prefetto Massimo Marchesiello ha incontrato, alla presenza del neo dirigente scolastico provinciale Giuseppe Foti, una rappresentanza della Consulta provinciale degli studenti degli istituti superiori e del Consiglio degli studenti universitari per un momento di riflessione sui valori costituzionali di democrazia e di rispetto della persona, in antitesi a quelli di dittatura e violenza.

L’incontro, quale momento di confronto tra Istituzioni e mondo scolastico per capire dalla viva voce dei ragazzi come essi concepiscono detti valori nella pratica quotidiana, e non solo quindi con richiamo alle vicende storico-politiche approfondite sui banchi di scuola, fa seguito ad un recente fatto di cronaca che ha suscitato vasta eco nella opinione pubblica locale. 

Alcune settimane fa, infatti, si è avuta notizia di una indagine penale avviata dalla autorità giudiziaria locale, denominata operazione “Bravi ragazzi”, che vede 24 soggetti, molti di questi anche minorenni, indagati per apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate. L’indagine è stata avviata a seguito di un episodio avvenuto durante una cena pre natalizia nel dicembre 2022, durante la quale un gruppo di persone si sarebbe riunito in un ristorante del capoluogo inneggiando al nazismo e a Hitler. 

Nel corso dell’interessante confronto i ragazzi hanno, tra l’altro, evidenziato come in determinate situazioni vissute all’interno delle aule scolastiche il concetto di rispetto della persona sia percepito da taluni come un valore di debolezza, in contrapposizione, invece, ad atteggiamenti di prevaricazione e violenza, ritenuti più funzionali per affermare la leadership all’interno del gruppo e    spesso assunti quasi senza una precisa consapevolezza del loro disvalore sociale.

A questo riguardo è stato sottolineato come nella realtà di questa provincia, su queste tematiche, siano attivi da anni due importanti “protocolli” per contrastare fenomeni di bullismo, violenza di genere e devianza giovanile. Sulle tematiche di più stretto interesse per gli alunni delle scuole superiori, un ‘gruppo di esperti’ programma, a inizio di ogni anno scolastico, proposte formative per promuovere la cultura della legalità e cercare quindi di prevenire fenomeni di bullismo e più in generale comportamenti a rischio tra gli adolescenti.

Al termine dell’incontro, le rappresentanze studentesche presenti in Prefettura hanno elaborato e condiviso un documento unitario, che ad ogni buon fine si allega, per affermare la ferma condanna degli studenti ad ogni forma di violenza che si ponga in contrasto con i principi costituzionalmente tutelati.

 

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