Lavoro nero e “caporalato” in agricoltura – il punto della situazione a Portomaggiore nell’incontro presieduto dal Prefetto Massimo Marchesiello presso la Residenza Municipale.
Il Prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello, ha presieduto oggi a Portomaggiore (FE), presso la Residenza Municipale, un tavolo sul fenomeno dello sfruttamento del lavoro nero in agricoltura, una problematica annosa in questa parte della provincia, dove è presente una numerosa comunità pakistana dedita al lavoro bracciantile nelle vaste aree della zona a forte vocazione agricola.
Per fare un bilancio sulla concreta ricaduta delle iniziative già messe a terra nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi nel capoluogo portuense il 12 aprile scorso, erano oggi presenti il Sindaco, la Direttrice della locale sede INPS, il responsabile dell’Agenzia regionale lavoro per il ferrarese e rappresentanti delle parti sociali e datoriali di categoria.
In sede di Comitato fu esaminato ed approvato un pacchetto di iniziative tra le quali la realizzazione di un punto fisso a cui i lavoratori potranno rivolgersi per ricevere proposte di lavoro. Lo sportello per favorire l’incrocio tra domanda e offerta, che avrà sede presso il Comune di Portomaggiore, sarà attivato a breve e sarà aperto all’utenza una volta la settimana, per un periodo di dieci mesi. Sarà gestito da operatori dell’Agenzia regionale per il lavoro, affiancati da mediatori professionisti da individuare con apposito appalto di servizi.
Dal tavolo odierno è emerso l’impegno comune a promuovere questa importante iniziativa, anche attraverso la distribuzione di appositi volantini informativi a cura delle Organizzazioni sindacali.
Lo sportello è finanziato con i fondi per la legalità della Regione Emilia-Romagna.
“Lo sfruttamento del lavoro agricolo in alcune zone del ferrarese – ha evidenziato il Prefetto Marchesiello al termine dell’incontro – rappresenta una problematica di lunga data, su cui la Prefettura ha concentrato i propri sforzi con un approccio a 360°. Sebbene il potenziamento dei controlli da parte delle autorità ispettive sia certamente utile, non è sufficiente. I fattori sociali, economici e logistici che alimentano questo fenomeno sono molteplici, e quindi la risposta più efficace per un cambiamento significativo deve coinvolgere una pluralità di Istituzioni, specialmente per quanto riguarda le corrette dinamiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro.”
Ferrara, 15 luglio 2024