Progetto di inclusione sociale per migranti a Ferrara: un resoconto della prima fase del progetto “Inclusione Lavoro”, promosso dai club Rotary Ferrara e Ferrara Est e sostenuto anche dalla Prefettura.
Il 18 giugno u.s., presso la sede della Camera di Commercio, è stato presentato il resoconto della prima fase del progetto di inclusione sociale e civica, avviato nello scorso mese di dicembre e rivolto ad un ristretto gruppo di migranti ospiti presso i CAS della provincia.
L’iniziativa, promossa dai club Rotary Ferrara e Ferrara Est, con il sostegno, oltre che della Prefettura, del Centro di formazione professionale “Città del ragazzo-Opera Don Calabria”, di Confindustria Emilia Area Centro, Cattedra UNESCO “Education, Growth and Equality” e dell’Arcidiocesi di Ferrara, mira a promuovere l’integrazione dei richiedenti asilo attraverso il lavoro.
Il progetto, portato a termine da un gruppo di 24 persone ospitate da centri di accoglienza, ha avuto due obiettivi principali: l’alfabetizzazione e l’educazione di base da un lato, e lo sviluppo economico e comunitario dall’altro. E’ rivolto a soggetti che, per storia personale e condizioni individuali, saranno beneficiari di una forma di protezione internazionale e pertanto, in prospettiva, candidati a restare sul territorio della provincia nel medio-lungo termine.
Il percorso progettuale si è sviluppato in tre fasi: la profilazione, l’orientamento e la formazione civica e professionale, e infine l’inserimento lavorativo. Per l’individuazione dei beneficiari, attività cui ha partecipato anche la Prefettura in collaborazione con le strutture di accoglienza, sono stati coinvolti anche l’Arcidiocesi e l’associazione Migrantes, la Città del Ragazzo, il Centro per l’impiego e Confindustria attraverso la piattaforma Unimpiego.
La formazione ha previsto molte ore dedicate alla lingua italiana e all’educazione civica, precedute da un corso di orientamento. Hanno poi fatto seguito le ore professionalizzanti su percorsi come vendite e ristorazione, logistica e amministrazione segretariale, pulizia e meccanica, e anche cura del verde.
Si è trattato di un progetto “a costo zero”, grazie ai finanziamenti pubblici già esistenti, ai contributi di vari partner e alla donazione di tempo e competenze da parte dei soci Rotary. Il rappresentante di Confindustria ha, inoltre, sottolineato quanto sia importante la valorizzazione di eventuali skills pregresse dei soggetti. Su questo aspetto si è registrata unanime convergenza e massima disponibilità da parte di i tutti rappresentanti delle associazioni datoriali presenti.
I positivi risultati di questa prima fase del progetto costituiscono il presupposto per la possibile realizzazione di una seconda edizione con un ampliamento della platea dei soggetti coinvolti.
Ferrara, 19 giugno 2024
L’addetto stampa