Sottoscritto a Genova un protocollo d'intesa per l'identificazione delle persone decedute prive di identità
Tra i firmatari, il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse Prefetto Maria Luisa Pellizzari, collegato in videoconferenza.
Nella giornata odierna, è stato sottoscritto nella Sala degli Specchi del Palazzo del Governo, dai Prefetti di Genova, Imperia, La Spezia, Massa-Carrara e Savona, unitamente all'Assessore alla Sanità della Regione Liguria, al Procuratore Generale e ai Procuratori della Repubblica del Distretto della Corte d'Appello di Genova, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Genova, al Comune Capoluogo, al Rettore e al Direttore dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Genova, al Direttore Generale del Policlinico San Martino e all'ANCI Liguria, un Protocollo d'intesa finalizzato all'adozione e condivisione di procedure specifiche per l'identificazione dei cadaveri senza nome.
L'accordo, già in fase di sperimentazione in Lombardia, nel Lazio e nella Puglia, vede anche la Regione Liguria impegnata, tra l'altro, a semplificare e velocizzare l'iter autorizzativo per comparare il DNA dei corpi non identificati con quello dei familiari di persone scomparse.
Nello specifico, la procedura favorisce l'identificazione di corpi o resti umani tramite l'esecuzione di riscontri diagnostici, per definire la causa e l'epoca della morte, per poter compilare una scheda post-mortem necessaria alla comparazione dei DNA con i dati biologici di profili delle persone scomparse. Promuove inoltre la circolarità delle informazioni con tutte le amministrazioni coinvolte e le Forze di Polizia su ogni ritrovamento, anche allo scopo di evitare che cadaveri non identificati o resti umani possano essere sepolti senza nome.
Le nuove procedure saranno utilizzate per incrementare ulteriormente l'operatività dell'attuale Banca Dati nazionale del DNA, contribuendo così ad informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e gli operatori di settore sull'importanza di una corretta implementazione.
« La firma di oggi costituisce un importante segno di civiltà per il quale voglio esprimere la mia più profonda soddisfazione, in quanto il sistema messo a punto con questo Protocollo ha una valenza pragmatica, di carattere operativo, che contribuisce ad assicurare diritti di rango costituzionale attraverso l'attribuzione di una identità a persone defunte, che ne risultano prive, assicurando dignità a loro e restituendo un momento di serenità ai famigliari tormentati dalla ricerca della verità» , ha dichiarato il prefetto Cinzia Torraco.
Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse - collegato in videoconferenza - ha poi sottolineato come «il protocollo siglato quest'oggi costituisca un traguardo importantissimo nella realizzazione di un sistema che prevede l'interconnessione operativa tra gli enti sottoscrittori; un modello, insomma, da esportare su tutto il territorio nazionale. La Liguria è infatti la quarta regione, in Italia, nella quale viene creato un apparato di ricerca che combina il rinvenimento dei cadaveri senza nome con il rintraccio delle persone scomparse e che si prefigge anche il meritorio obiettivo di dare dignità a persone defunte rinvenute senza identità e senza una famiglia alla quale affidarne il ricordo. Per tale motivo considero il traguardo odierno un importante tassello nelle strategie dell'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse e auspico che, a breve, altre regioni adotteranno tale modello virtuoso».
L'addetto stampa
(originale firmato agli atti)