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Ultimo aggiornamento
Martedì 26 Novembre 2024, ore 12:40

Rimini, 26 novembre 2024

Con una sobria, ma significativa cerimonia di consegna di Diplomi per anzianità e merito di servizio a dodici appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato tenutasi oggi a Palazzo “Massani”, il Prefetto ha inteso dare un simbolico risalto alla “ordinaria” circostanza, al fine di evidenziare la grande considerazione e stima per la quotidiana attività delle Forze dell’Ordine.

La medaglia al merito di servizio e la croce per anzianità di servizio sono concesse al personale della Polizia di Stato appartenente ai ruoli dei sovrintendenti e degli assistenti ed agenti con decreto del Prefetto.

Al personale della Polizia di Stato appartenente ai ruoli dei dirigenti, dei commissari e degli ispettori, ed equiparati, il riconoscimento è concesso con  decreto del Capo della Polizia.

La Medaglia al merito di servizio è conferita al personale che abbia raggiunto complessivamente i seguenti periodi di direzione di unità organizzative od operative ed incarichi equipollenti:

  • Medaglia d'oro (20 anni di servizio);
  • Medaglia d'argento (15 anni di servizio);
  • Medaglia di bronzo (10 anni di servizio).

La Croce per anzianità di servizio è conferita per l'onorevole servizio comunque prestato nei ruoli del personale della Polizia di Stato per i seguenti periodi complessivi:

  • Croce d'oro (35 anni di servizio);
  • Croce d'argento (30 anni di servizio);
  • Croce di bronzo (20 anni di servizio).

Alla cerimonia hanno preso parte anche i vertici provinciali delle altre Forze di polizia, mentre il Questore ha affiancato il Prefetto nella consegna delle attestazioni al personale interessato.

La dott.ssa Cassone si è detta lieta di aver potuto conferire i meritati riconoscimenti e ha espresso “il più vivo apprezzamento per un impegno che dispiegandosi negli anni, dimostra un reale attaccamento alle istituzioni e un profondo spirito di servizio, non legati a straordinari e riconosciuti eventi, ma all’azione quotidiana esercitata, vero fulcro per il mantenimento di una civile convivenza all’interno delle comunità servite”.

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