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Ultimo aggiornamento
Domenica 16 Giugno 2024, ore 21:30
Stipulata una convenzione tra prefettura e regione,

In arrivo a Torino nuovi mezzi in dotazione alle Forze di polizia, con i quali verrà ulteriormente potenziata l’attività di presidio del territorio per garantire sempre migliori standard di sicurezza. 

L’importante risultato è stato reso possibile grazie alla convenzione sottoscritta oggi tra il prefetto del capoluogo piemontese Donato Cafagna e l'assessore alla Sicurezza della regione Piemonte Fabrizio Ricca. 

Con questa intesa la regione metterà a disposizione specifici fondi che verranno impiegati per l'acquisto di vetture e motocicli e per potenziare l'efficacia dei sistemi di videosorveglianza tramite un software di lettura-targhe. 

Questa importante sinergia si sviluppa in attuazione di quanto previsto dal patto per la sicurezza urbana di Torino siglato ad agosto scorso da prefettura, regione e città capoluogo.

L'intesa consentirà dunque di potenziare fattivamente l'efficienza e l'efficacia dell'azione delle Forze di polizia, di cui il prefetto Cafagna ha sottolineato l'impegno costante sia in chiave di prevenzione e contrasto al crimine che anti-degrado, citando alcuni numeri: 24 da inizio anno i servizi interforze di controllo del territorio “ad alto impatto”, con 766 unità delle Forze dell’ordine e 61 della Polizia locale, durante i quali sono state controllate 2.776 persone (di cui 49 denunciate e 14 arrestate), 108 esercizi pubblici e 354 veicoli.  

Al presidio del territorio, ha ricordato ancora il prefetto in occasione della firma della convenzione - alla quale erano presenti anche l’assessore comunale alla Polizia locale, il questore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza e il comandante della Polizia locale di Torino - concorre anche l'Esercito. Un contingente di 593 militari assegnati alla città metropolitana dal ministero è infatti impiegato insieme con le Forze di polizia nei pattugliamenti nell’area nord del capoluogo, nelle stazioni ferroviarie e presso gli obiettivi sensibili, oltre che nell’alta Val Susa nei cantieri TAV e al Frejus, a supporto della Polizia di Frontiera.

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