Il Prefetto di Trieste, Annunziato Vardé, ha presieduto un tavolo di coordinamento provinciale finalizzato a fare un punto di situazione sia sui flussi in ingresso e transito di cittadini ucraini che sulle potenzialità di accoglienza che il territorio può esprimere.
Erano presenti: i Sindaci dei Comuni della provincia di Trieste, il rappresentanti dell'A.S.U.G.I., il Questore di Trieste, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Trieste, i rappresentanti della Croce Rossa Italiana, di UNHCR e CIR, di Unicef e Save the Children nonché i rappresentanti dell'Associazione Russo - Ucraina RODNIK, dell'ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, della Caritas Diocesana di Trieste, della Cooperativa Lybra, della Cooperativa Duemilauno e della Comunità di Sant'Egidio.
I Sindaci dei Comuni, presenti all'incontro, hanno assicurato l'impegno a continuare la ricerca, negli ambiti territoriali amministrati, di strutture idonee ad ospitare le famiglie che raggiungono il Friuli Venezia Giulia e che le stesse amministrazioni comunali potranno gestire sulla base di accordi di collaborazione con la Prefettura.
Sono state messe a fattor comune tutte le iniziative in atto promosse dalle associazioni di volontariato presenti al tavolo. In particolare, si è dato atto dell'attivazione di un punto di primo ristoro al confine di Fernetti, allestito dalla Protezione civile regionale, della presenza e del supporto sempre a Fernetti dei volontari di UNHCR, Unicef e Save the Children, dell'avvio della campagna di raccolta ed invio di medicinali anche da parte di Croce Rossa Italiana (che sta curando anche una raccolta fondi come la regione Friuli Venezia Giulia e CARITAS), tutti segni tangibile della grande solidarietà manifestata nell'occasione.
Riguardo la raccolta di generi di prima necessità e di medicinali è stato precisato, in linea con l'indirizzo della Protezione civile regionale, che è opportuno evitare lo stoccaggio di merci in mancanza di una autonoma organizzazione di trasporto e recapito a specifici destinatari.
La riunione è stata anche occasione per un approfondimento delle procedure sanitarie necessarie ad assicurare l'ingresso e la permanenza in Friuli Venezia Giulia dei cittadini ucraini nel rispetto delle disposizioni emergenziali vigenti. L'A.S.U.G.I. ha assicurato, al riguardo, l'individuazione e l'attivazione in tempi brevi di procedure uniformi sul territorio regionale.
Nelle more è stato concordato di sottoporre i cittadini ucraini - che scelgono di permanere nella provincia di Trieste - alla procedura di screening sanitario prevista per i richiedenti protezione internazionale: a tal fine è previsto l'intervento a chiamata a Fernetti ovvero presso gli Uffici della Questura di personale sanitario deputato a tale attività (triage con tampone).
Peraltro, il Prefetto intende confrontarsi con la Regione ai fini del possibile avvalimento della struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid 19 per la vaccinazione dei cittadini ucraini giunti in questa regione, già proposto dallo stesso Commissario.
Si è appreso, infine, che attualmente risultano transitati a Fernetti più di 3mila persone, per la quasi totalità donne e bambini. 48 cittadini ucraini sono ospitati a Trieste e 5 di questi sono accolti presso una struttura di riconducibile alla Prefettura.
Solo un nucleo familiare di 4 persone risulta aver richiesto protezione internazionale.