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Ultimo aggiornamento
Mercoledì 20 Novembre 2024, ore 19:56
privi di immediata accoglienza e trasferimento in centri di accoglienza nazionali.

Come già preannunciato con il lancio di questa mattina, dalle 7:30 odierne, coordinate da questa Prefettura, sono state eseguite le attività volte alla verifica della presenza di richiedenti asilo, privi di immediate forme di accoglienza, nell’area del Porto Vecchio nei pressi della pensilina degli autobus e alla conseguente attività di presa in carico degli stessi. 

Sul posto ha operato personale di: - Prefettura per assicurare tutte le procedure di accoglienza dei migranti richiedenti asilo; - Ufficio immigrazione della Questura per l’esame delle posizioni di soggiorno; - UNHCR, deputato a fornire alle persone ivi presenti un’adeguata e piena informativa legale sulle operazioni in corso e sulla possibilità, per i richiedenti asilo, di ricevere ospitalità nei CAS; - Azienda Sanitaria (Asugi), per le visite mediche e la rilevazione di eventuali problematiche o vulnerabilità sanitarie, coadiuvata da un mezzo del Soccorso Sanitario Urgente per eventuali necessità di immediata assistenza; - Vigili del Fuoco per garantire tempestivi interventi in caso di necessità; - Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza per la necessaria cornice di sicurezza, con il coordinamento tecnico operativo della Questura.; - Polizia locale impegnata nella gestione della viabilità. 

Per la migliore funzionalità delle operazioni, sul posto sono inoltre state installate tensostrutture, fornite dalla Protezione civile regionale. Nelle more delle operazioni è stata prevista la fornitura di pasti ai migranti presenti in loco da parte della Fondazione Diocesana Caritas Onlus di Trieste, con oneri a carico di questa Prefettura. 

L’operazione, conclusasi senza criticità, ha consentito di prendere in carico i richiedenti asilo privi di immediate forme di accoglienza che avevano trovato temporanea dimora negli edifici fatiscenti ubicati nell’area del Porto vecchio, area ove attualmente sono attivi i cantieri aperti a fronte dell’avvio dei lavori di riqualificazione e in modo particolare nella zona della pensilina degli autobus. I richiedenti asilo presenti nell’area sono stati sottoposti a visita medica prima di essere accompagnati sui pullman predisposti dalla Prefettura per il raggiungimento delle sedi di destinazione. 

Ad ognuno sono stati garantiti generi alimentari di conforto. Complessivamente sono stati trasferiti verso i centri di accoglienza di destinazione, fuori dalla regione Friuli Venezia Giulia, 180 richiedenti asilo. 

Al termine delle attività di competenza, le aree in argomento sono state oggetto di operazioni di pulizia ad opera del personale di AcegasApsAmga. 

Nelle operazioni odierne sono stati coinvolti: 111 operatori delle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale); 6 operatori della Prefettura; 5 operatori UNHCR; 4 tra sanitari e operatori ASUGI;  3 operatori S.O.R.E.S.; 7 Vigili del fuoco; 8 volontari e 2 funzionari tecnici di Protezione civile; personale volontario Caritas per la distribuzione pasti; 

“Ringrazio il Questore e tutte le Forze di Polizia per la sapiente ed accorta opera di coordinamento tecnico operativo delle operazioni - dichiara il Prefetto - Il mio personale apprezzamento a tutti gli operatori oggi coinvolti nelle complesse operazioni per l’impegno e la professionalità dimostrata. 

Si è trattata di un’operazione che prosegue l’incessante impegno volto a garantire ai migranti che ne abbiano titolo le forme di accoglienza previste per i richiedenti protezione internazionale che dichiarino di trovarsi in condizione di non poter assicurare autonomamente il proprio sostentamento. 

Un grazie particolare al Comune ed alla Regione che continuano a sostenere la delicata opera della Prefettura e del Ministero dell’Interno in un contesto territoriale di particolare rilievo quale punto di snodo della “rotta balcanica”.

 Infine vorrei esprimere un grandissimo apprezzamento per l’opera importantissima assicurata da UNHCR nelle fasi di contatto, di mediazione linguistica e culturale e di informativa legale nei confronti dei migranti incontrati nel periodo di preparazione del trasferimento odierno. Il loro contributo è stato veramente fattivo e determinante, unitamente al sapiente supporto offerto anche dalla Caritas. 

Grazie a tutti”.

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