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Ultimo aggiornamento
Lunedì 12 Febbraio 2024, ore 07:35

Nella mattinata di venerdì 2 febbraio 2024, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo del Governo, si è svolto il tradizionale scambio degli auguri con il Corpo consolare.

La cerimonia, a cui hanno partecipato i Prefetti dei capoluoghi di provincia della regione, rappresentanti del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia nonché i vertici delle Forze di polizia territoriali, dei Vigili del fuoco e dell’Esercito italiano è stata occasione per il Prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, per ricordare i proficui rapporti collaborativi che intercorrono tra le rappresentanze diplomatiche e le Amministrazioni italiane a Trieste ed in tutto il Friuli Venezia Giulia.

Il Prefetto, con il proprio indirizzo di saluto, ha evidenziato come l’appuntamento annuale costituisca un momento utile a contribuire alle basi di conoscenza reciproca necessarie a favorire la collaborazione. 

Ha, quindi, richiamato l’attenzione dei presenti sulla difficile contingenza che si sta attraversando, sia a causa degli eventi bellici in atto che delle conseguenze economiche e sociali che ne discendono, evidenziando al contempo come queste difficoltà non debbano essere d’ostacolo alla collaborazione per il “raggiungimento di obiettivi che sono quelli dello sviluppo sostenibile all’interno di processi di transizione ecologica, energetica e tecnologica in un mondo sempre più orientato verso il digitale e il verde”.

Soffermandosi poi su temi di più stretta connotazione territoriale ha sottolineato come i dati relativi ai permessi di soggiorno rilasciati e le cittadinanze concesse a cittadini stranieri residenti confermano l’attrattività di questo territorio, frutto sicuramente della particolare capacità di inclusione di Trieste che dimostra così di essere un consolidato luogo di scambi culturali e commerciali.

Il Prefetto si è anche soffermato sulla significativa presenza di cittadini richiedenti forme di protezione internazionale sul territorio regionale che, per effetto del flusso di migranti lungo la c.d. “rotta balcanica”, ha determinato la saturazione del sistema di accoglienza regionale. A tale proposito ha sottolineato come “anche su questi ambiti sarà importante assicurare tutte le possibili forme di cooperazione internazionale per garantire risposte che i singoli Stati da soli hanno difficoltà ad assicurare”, ricordando come questo sia un tema che l’Italia ha sempre portato all’attenzione dell’agenda europea dell’immigrazione.

In conclusione ha ribadito l’impegno dei Prefetti di essere, anche per il futuro, un riferimento nello svolgimento delle funzioni consolari e ha ringraziato il Corpo consolare di Trieste per l’essenziale contributo assicurato nella gestione dei rapporti con le comunità rappresentate. 

Il Decano del Corpo consolare, Adriano Martinolli D’Arcy, ha ricambiato il saluto del Prefetto formulando gli auguri di buon lavoro nella nuova sede e ringraziando le Autorità presenti per il contributo essenziale fornito nell’adempimento dei compiti diplomatici di competenza.

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